Veneto – Sgominata banda di ladri stranieri

Una banda specializzata in furti in abitazione è stata smantellata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Adria, al termine di un’indagine avviata dopo un colpo messo a segno lo scorso ottobre a Pettorazza Grimani. Tre cittadini albanesi, di età compresa tra i 30 e i 50 anni, sono stati arrestati, mentre un quarto individuo è stato denunciato per favoreggiamento personale.
Le investigazioni sono partite dalla segnalazione di un’Audi A6 avvistata nei pressi del primo furto e ricollegata a episodi analoghi in vari comuni del Veneto. Attraverso pedinamenti, appostamenti e l’analisi di numerosi filmati di videosorveglianza, i Carabinieri hanno ricostruito il modus operandi della banda: sempre lo stesso autista al volante, due complici lasciati nelle zone da colpire e recuperati subito dopo, telefoni spenti durante l’azione e comunicazioni tramite ricetrasmittenti.
La base logistica del gruppo è stata individuata a Pianiga, nel Veneziano, all’interno di un alloggio ricavato nel piano rialzato di una ex distilleria. I quattro facevano particolare attenzione a non essere rintracciati, muovendosi separatamente all’andata e al ritorno e monitorando l’ingresso del covo con una piccola rete di videosorveglianza. Il complice denunciato curava gli aspetti logistici: gestione del rifugio, spesa, approvvigionamenti e contatti utili.
Ai tre arrestati viene attribuito anche un furto in abitazione a Due Carrare, nel Padovano, dove erano stati portati via monili in oro e argento dopo aver forzato una finestra e bloccato la porta dall’interno per rallentare eventuali rientri dei proprietari.
La svolta nelle indagini è arrivata quando l’Audi A6, probabilmente diretta verso un nuovo colpo, è finita fuori strada ed è stata abbandonata dai malviventi. All’interno del veicolo i militari hanno rinvenuto strumenti da scasso e ricetrasmittenti, elementi decisivi per completare il quadro indiziario.
La successiva perquisizione nella “safehouse” di Pianiga ha permesso di rintracciare i tre principali indagati e recuperare abiti compatibili con quelli ripresi dalle telecamere durante i furti, oltre ad altre apparecchiature di comunicazione.
Il Gip di Padova ha convalidato i fermi e disposto la custodia cautelare in carcere per i tre uomini, oltre al sequestro preventivo di 1.600 euro trovati nella loro disponibilità.













