Come riconoscere truffe e pratiche ingannevoli durante il Black Friday?

Il Black Friday, evento commerciale nato negli Stati Uniti, è diventato in pochi anni un appuntamento irrinunciabile anche in Francia. Nel 2025 cadrà il 28 novembre, ma molte piattaforme hanno già avviato le promozioni, spesso prolungate sotto forma di Black Week o Cyber Monday, offrendo ulteriori opportunità per gli acquisti natalizi a prezzi ribassati. Accanto alle offerte, però, emergono criticità che vanno dalle pratiche commerciali scorrette alle vere e proprie truffe. Ecco cosa sapere per evitare brutte sorprese.
Norme e cautele sulle promozioni
Durante una campagna promozionale così intensa, la corsa alle offerte può indurre sia clienti che rivenditori a “dimenticare” alcune regole. Tuttavia, la normativa a tutela del consumatore resta valida anche nel periodo del Black Friday.
Tra le violazioni più diffuse figura la falsa promozione: il prezzo barrato viene gonfiato artificialmente per far sembrare l’offerta più conveniente di quanto sia in realtà. La DGCCRF, la Direzione Generale per la Concorrenza, i Consumatori e la Repressione delle Frodi, ricorda che il prezzo di riferimento deve corrispondere al prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti.
Chi intende acquistare un prodotto specifico dovrebbe controllarne il prezzo qualche giorno prima dell’inizio degli sconti. In questo modo sarà possibile verificare la correttezza dell’offerta ed eventualmente segnalare anomalie tramite SignalConso, il portale dedicato della DGCCRF.
È fondamentale leggere con attenzione la descrizione degli articoli: alcuni prodotti risultano più economici perché presentano caratteristiche ridotte o differenti. Per gli acquisti online, resta sempre valido il diritto di recesso entro 15 giorni.
Attenzione alle offerte “troppo belle per essere vere”
Il periodo del Black Friday è terreno fertile anche per le truffe online. I criminali informatici sfruttano il senso di urgenza delle promozioni temporanee e inducono l’utente ad abbassare la guardia.
La tecnica più comune è il phishing: l’utente riceve un messaggio che promette una promozione imperdibile, un premio o la consegna di un pacco. Il link contenuto nel testo rimanda spesso a un sito che imita quello di un grande rivenditore, creato appositamente per rubare dati personali o bancari.
Quando un’offerta sembra sospetta, è fondamentale verificare elementi come:
• l’indirizzo del sito web,
• l’ortografia e la grammatica del messaggio,
• l’affidabilità dei contatti.
In caso di dubbio, è consigliabile raggiungere il sito del venditore direttamente dalla sua homepage, evitando di cliccare il link. Nessuna azienda seria chiederà mai dati bancari via e-mail o telefono: vanno inseriti solo su pagine protette, riconoscibili dall’URL che inizia con https.













