Incendio sul Carso: cappa di fumo su Lignano, chiusa anche oggi Fincantieri, riaperta A4 in direzione Trieste

 Sono ripresi stamattina all’alba i sorvoli dei mezzi aerei per cercare di arginare il devastante incendio divampato ormai 48 ore fa sul Carso, tra Monfalcone e Trieste.

La flotta è composta da ben 11 velivoli: nove elicotteri di vigili del fuoco e Protezione civile e due Canadair.

Il fumo ha raggiunto Lignano. Una cappa simile a foschia copre la località balneare. I villeggianti avvertono forte odore di fumo e molti sono costretti a chiudere le finestre. In base alla direzione del vento alcune zone del Friuli Venezia Giulia sono raggiunte dal fumo sprigionato dai roghi (nella foto la spiaggia di Lignano (fonte: Sergio Tetsuya).
    Durante la notte è proseguita l’opera di difesa, da parte di decine di pompieri, guardie forestali e volontari di Protezione civile, delle abitazioni di alcune frazioni dei comuni di Doberdó del lago e Duino Aurisina, da cui ieri erano state evacuate complessivamente circa 200 persone.
    E’ in corso un vertice con Autovie Venete per verificare le condizioni per una parziale riapertura, almeno in direzione Trieste, del tratto della A4 tra Redipuglia e Sistiana, con riattivazione della barriera del Lisert.

Riaperta A4 direzione Trieste

 L’autostrada A4 in direzione Trieste è stata riaperta poco dopo le 9 di questa mattina nel tratto tra Villesse e Lisert. Permane invece incertezza sull’evoluzione dell’incendio nella parte ovest dell’autostrada. Pertanto resta chiuso ancora il tratto tra Sistiana e Redipuglia in direzione Venezia. Lo rende noto Autovie Venete precisando che la decisione è stata presa dopo un sopralluogo effettuato dai tecnici della società e dei vigili del fuoco.

Fincantieri di Monfalcone

 Anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, lo stabilimento di Monfalcone (Gorizia) della Fincantieri resterà chiuso, per le conseguenze dell’incendio sul Carso.

Se la situazione dell’aria lentamente migliorerà, i cantieri resteranno inattivi per consentire la pulizia dei piazzali e dei ponti delle navi dalla fuliggine e il fumo, in alcuni casi penetrati attraverso i condotti dell’aria condizionata.

Nello stabilimento lavorano circa 8.000 persone tra dipendenti Fincantieri e lavoratori delle ditte dell’indotto.