VICENZA – Sgominata banda moldava, colpi in tutto il Veneto
Si chiama operazione “Bessarabia” (dal nome storico della regione di provenienza degli arrestati) quella condotta dalla Polizia Stradale di Vicenza che ha permesso di sgominare una banda di moldavi, domiciliati in diverse parti del Veneto e responsabili di almeno 15 colpi, dai furti d’auto d’alta gamma ai furti in abitazioni, esercizi commerciali, aziende e sale giochi in diverse province.
La Squadra di Polizia Giudiziaria della sezione di Polizia Stradale di Vicenza, assieme a quelle di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Verona, ha arrestato cinque persone (una delle quali posta ai domiciliari). Si tratta di Mihail Beschieri, di 26 anni residente a Malo, Victor Ratoi 24enne residente a Thiene, Vasile Mocanu 22 anni domiciliato a Mestre e Mirel Sorin Ganea 27 anni domiciliato anch’egli a Mestre, tutti di origine moldava. Latitante una quinta persona (Igor Sava, 33 anni domiciliato a Mestre).
Hanno agito tra Mestre, il Veronese e il Bassanese fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. Parte della refurtiva (monili, mobili, un’automobile, computer, tablet e prodotti di cosmesi e alimentari) per un valore di almeno 30 mila euro è stata recuperata in un’abitazione di Pettorazza di Grimana nel Rodigino e a Mestre. Altre sei persone (tutte moldave) sono state denunciate per ricettazione. Sono almeno due i colpi accertati a Mestre: uno messo a segno un mese fa, quando da un magazzino nel centro della città furono trafugate due biciclette da corsa per il valore di 3 mila euro; negli ultimi giorni dell’anno scorso invece finì nel mirino dei ladri il negozio Dayli, completamente svuotato per un bottino di 20 mila euro. La banda è responsabile anche di un tentato colpo a Rossano Veneto. In quell’occasione avevano rubato ad un 58enne di Spinea una Bmw serie 3 Sw il 1° dicembre. Nella stessa notte avevano tentato di rubare un’altra Bmw sempre al Villaggio dei Fiori, provocando alcune migliaia di euro di danni. Quindici giorni dopo hanno rubato con quell’auto una slot machine in un bar di Rossano Veneto. Sono stati intercettati ed inseguiti da una guardia giurata e nella fuga, all’altezza di Rosà, si sono schiantati contro il muro di una casa e sono scappati a piedi. Nella stessa sera rubarono al mobilificio Gobbi di Cittadella. Sempre a Rossano Veneto l’8 dicembre la banda prese di mira, in via Bachelet, l’abitazione di Fortunato Lisciotto, titolare dell’omonima azienda meccanica di via Tenente Zanon, che si trova sempre a Rossano. Bottino: quasi 30 mila euro. Furono rubati gioielli, scarpe, bottiglie di liquore, borse con importanti documenti e altri oggetti di valore. Rubarono anche una Mini Cooper, avendo trovato le chiavi dell’automobile in una borsa. Anche questa è stata recuperata, era parcheggiata nelle adiacenze del domicilio di uno degli arrestati a Mestre. Particolarmente difficile l’operazione della Polizia Stradale. I membri della banda conoscevano benissimo il territorio, si spostavano evitando le vie di comunicazione principali, percorrendo strade secondarie, rendevano impossibili i pedinamenti con deviazioni inspiegabili, accelerazioni. Spesso imboccavano rotatorie e tornavano indietro, ripercorrendo la stessa strada, deviavano improvvisamente dirigendosi verso destinazioni apparentemente inesistenti.














