VICENZA – Allarme dubbio di una nomade: “Sono stata torturata!”

“Aiuto! Sono stata torturata!”. Le urla di disperazione di una donna nomade di 37 anniagli agenti di polizia, giunti in zona park Cricoli dopo l’allarme, erano strazianti e lasciavano pensare ad un crimine efferato. Le successive verifiche però, hanno evidenziato molti dubbi sulla versione della presunta vittima.

Le volanti sono state chiamate alle 22.15 di lunedì da alcuni abitanti della zona che riferivano di una donna che urlava e chiedeva aiuto da uno dei camper parcheggiati nell’area esterna al parcheggio.
Arrivati sul posto, i poliziotti hanno trovato la presunta vittima delle torture che in modo energico e molto teatrale lamentava un’aggressione subita poco prima all’interno del suo camper. Quattro individui con il volto travisato sarebbero entrati nel mezzo mentre approfittando del fatto che il marito della donna si fosse allontanato per andare a comprare una pizza e lei avesse lasciato le porte aperte a causa del grande caldo. La donna era rimasta da sola con i figli piccoli, una ragazzina di 10 anni ed un maschietto di 6.
I quattro individui, secondo la donna appartenenti ad un’altra famiglia nomade, l’avrebbero inizialmente palpeggiata e poi torturata, davanti allo sguardo impaurito della figlia che sarebbe corsa subito fuori a chiedere aiuto.
Una versione dei fatti che solleva però molti dubbi. Al di là della teatralità dei lamenti, la donna non presentava alcun segno di tortura, lesione o contusione. Il figlio più piccolo, nonostante il trambusto che i quattro avrebbero provocato, continuava a dormire tranquillo, come pure tranquilla e sorridente era la figlia. Nessuno nelle vicinanze ha notato i quattro individui e infine, il marito era nel camper, senza… la pizza promessa.
Resta il beneficio del dubbio anche se la donna non ha presentato alcuna denuncia e non ha fornito alcuna indicazione utile per risalire ai presunti responsabili.