11 Giugno 2025 - 15.49

Veneto – Liste d’attesa azzerate entro 10 giorni e crollo record per visite e esami: la sanità veneta “recupera” 500 mila prenotazioni post-Covid

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VENEZIA – Calano in modo “drastico e strutturale” le liste d’attesa negli ospedali e negli ambulatori del Veneto. Lo attestano le ultime rilevazioni regionali, presentate questa mattina dal presidente Luca Zaia e dall’assessora alla Sanità Manuela Lanzarin, che confrontano due periodi chiave:

Classe di prioritàMag ’23 → Dic ’24VariazioneDic ’24 → 31 Mag ’25Variazione
U-10 gg502 → 0-100 %0 → 0
B-30 gg82 211 → 10 814-87 %10 814 → 2 202-80 %
D-60 gg74 489 → 17 381-77 %17 381 → 5 304-69 %
  • Da maggio 2023 a oggi la classe D (entro 60 giorni) è scesa del 94 % (da 82 811 a 2 201 prenotazioni).
  • La classe P (programmabili) è crollata del 97 % (da 74 169 a 5 304).

Zaia: «Asti­cella più alta dei parametri nazionali»

«Sono numeri eccezionali – ha commentato Zaia – frutto di un lavoro di squadra fra medici, infermieri, amministrativi e della programmazione regionale. Dal 2013 ci siamo imposti tempi dimezzati rispetto agli standard nazionali: se avessimo usato i parametri italiani, oggi le code sarebbero “infinitesimali”.»

Il governatore ricorda che, dopo la chiusura da Covid-19, le prenotazioni non evase avevano toccato quota 500 mila: «A quelle vanno sommate la crescita degli esami ad alta tecnologia, la medicina difensiva e una quota di prescrizioni improprie, senza dimenticare la carenza cronica di camici bianchi: nel Veneto mancano circa 3 000 medici».

Lanzarin: «Spesi 74 milioni per il piano d’emergenza, altri 45 nel 2025»

L’assessora Lanzarin ha ricostruito le tappe del recupero:

  • Cabina di regia con riunioni tecniche settimanali.
  • Utilizzo integrale dei 74 milioni statali 2023-2024 per l’abbattimento delle liste.
  • Otto avvisi di Azienda Zero: reclutati 130 medici in libera professione.
  • Nel 2025, esauriti i fondi nazionali, la Regione ha reperito 45 milioni propri per proseguire il piano.

I dati sono già stati caricati sulla piattaforma ministeriale; il confronto con le altre Regioni sarà disponibile appena il sistema renderà pubbliche le classifiche.

Obiettivo: mantenere lo “zero” per la classe urgente

«L’asticella resta alta – ha concluso Zaia –: l’obiettivo ora è stabilizzare il risultato e impedire che si ricreino nuove code, soprattutto nella classe entro 10 giorni, già azzerata da mesi.»

La sfida, avverte la Giunta veneta, resta garantire continuità di personale e di risorse, mentre si discute a Roma del nuovo Patto per la Salute e di una revisione dei tetti di spesa per assunzioni e prestazioni aggiuntive.

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