Veneto in zona rossa? Oggi il responso

“Siamo sul filo del rasoio tra arancione e rosso, come molte altre regioni”. Il Presidente Luca Zaia non ha nascosto ieri l’evidenza: il Veneto si sta avvicinando pericolosamente alle cifre che potrebbero inserirlo nella fascia più severa di restrizioni legate alla pandemia. I media nazionali e le indiscrezioni confermano che la regione è in bilico anche se a rigor di logica, non è ancora stato superato matematicamente il livello medio dei 250 contagi per 100 mila abitanti.
In base ai dati di ieri (c’è molta attesa per quelli odierni) vi sono stati 1.677 nuovi positivi in 24 ore, che portano il totale a 348.113. Vi sono anche 22 decessi, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 10.045 morti tra ospedali e case di riposo.
Dalla tabella diffusa dalla Regione sul contagio pe distretto, 6 distretti sono già da zona rossa (e le scuole in presenza sono state chiuse). Altri 4 distretti sono vicini al limite dei 250 contagi per 100 mila abitanti in media settimanale.
Questi i dati di ieri, attesa nuova tabella.

Per l’Italia sono attese nuove regole, divieti e misure restrittive con il Paese in zona rossa a Pasqua e Pasquetta, con gli altri weekend chiusi e a zona gialla rafforzata.
Rimane il meccanismo automatico che fa scattare la zona rossa quando si supera la soglia di 250 contagi ogni 100mila abitanti. In dirittura d’arrivo anche il giro di vite in vista di Pasqua. “Non credo che andremo incontro ad un’Italia tutta rossa ma molte regioni cambieranno colore. Moltissime passeranno in zona arancione, alcune andranno in zona rossa. Serviranno restrizioni nel periodo di Pasqua. Se avremo un’Italia arancione con alcune regioni rosse, non sarà un lockdown“, dice il viceministro Pierpaolo Sileri a Piazzapulita.













