VENETO – Duello su Facebook Moretti – Hüllweck

Facebook al vetriolo fra l’ex sindaco di Vicenza, Enrico Hülllweck e l’ex eurodeputata e candidata alla presidenza della Regione Veneto, Alessandra Moretti, impegnata nel suo tour elettorale in Veneto. Stiamo parlando della Giornata della Memoria, ma di memoria sembra essercene poca. Anzi, ad occupare la ribalta sono le ‘cancellazioni’. Scenario del duello è un post pubblicato dalla Moretti nel quale la candidata PD viene fotografata ai piedi della tomba di Giorgio Perlasca, martedì scorso a Maserà di Padova, in occasione della giornata della memoria.

IL POST DELLA MORETTI:
“Cosa faremmo vedendo uomini, donne e bambini massacrati in nome dell’odio e della violenza? Giorgio Perlasca, sepolto a Maserà di Padova, rispose a questa domanda tra il 1944 e il 1945 salvando migliaia di ebrei in Ungheria. Una volta tornato in Italia, riprese la sua vita senza raccontare nulla alla famiglia e alla stampa. La sua storia è la prova che esiste sempre un’alternativa al male, anche di fronte alla più totale cecità umana. Uniti oggi nel ricordo, scegliamo di non dimenticare per avere la certezza che la nostra risposta sarebbe uguale alla sua”.

LA RISPOSTA DI HÜLLWECK
«Dopo aver visto il post della Moretti -ci dice Hüllweck- nel quale si trova, visibilmente imbarazzata davanti alla tomba di Perlasca, non ho potuto fare a meno di commentare, inserendomi fra le molte critiche dei suoi detrattori e gli elogi dei suoi fan. Ho semplicemente fatto notare che, personalmente, se devo andare a rendere omaggio a un defunto, non ci vado con il fotografo per farmi immortalare a fini reclamistici, ci vado da solo e onoro la sua memoria senza pubblicizzarmi come ha fatto lei».
Del post di Hüllweck non sembra esservi traccia, probabilmente… cancellato.
L’ex sindaco ci dice poi di aver inviato un commento allo stesso post, ripubblicato, della stessa visita della Moretti alla tomba di Perlasca. In questo caso due righe al vetriolo.
«Le ho semplicemente scritto che, visto che la memoria non va cancellata, perché non si è fatta fotografare mentre con lo scalpello toglieva il mio nome da una targa commemorativa apposta sul muro delle scuole elementari di Santa Maria Nova, in ricordo dei profughi istriano-dalmati?». Anche di questo post non sembra esservi più traccia.
Hüllweck si riferisce ad un episodio risalente al 2008 che ha visto come protagonista l’allora vicesindaco, Alessandra Moretti. L’ex sindaco di Vicenza aveva fatto apporre nel febbraio del 2006 una lapide a ricordo degli esuli istriano-dalmati. La scuola in questione è l’ex convento di Santa Maria Nova, che qualche anno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ospitò mille esuli di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia fuggiti dalla furia delle Foibe. Qualche anno dopo, nel 2012, quando si scoprì che il nome di Hüllweck era stato tolto, una ridda di polemiche investì la città e la Moretti si scusò pubblicamente con l’ex sindaco, ammettendo in una lettera: «È stata una leggerezza, di sicuro è stato un errore del quale mi scuso, garantisco che è stata una richiesta fatta in buona fede, senza alcuna malizia e soprattutto senza la volontà di nascondere chi ha governato la città o di cancellare i segni del passato. È trascorso molto tempo – dichiarò la Moretti – e non ricordo con precisione quali siano state le ragioni che mi hanno spinto a chiedere ad Amcps di intervenire per cancellare il nome di Hüllweck». A proposito di memoria…

a.a.