VENETO – Assegni falsi, patteggiamento per Ghiotto

Un anno e mezzo di reclusione e 900 euro di multa. Andrea Ghiotto, il faccendiere 43enne che vive a Zermeghedo, ha scelto il patteggiamento e il giudice De Stefano gli ha concesso la sospensione condizionale della pena poiché le altre condanne (a quasi 10 anni di carcere complessivi) non sono passate in giudicato. Torna quindi libero (per mesi ha avuto l’obbligo di dimora a Zermeghedo con la sola possibilità di lavorare, come pr in una discoteca dello scledense). Hanno patteggiato anche Fabio Nicetto, 41, di Castelgomberto (6 mesi e 160 euro). Andrea Dal Conte di Valdagno (1 anno e 300 euro) domiciliato in Romania; Walter Fantin, 52, di Veggiano (tre mesi). Per tutti la pena è sospesa e pagamento di 1400 euro cadauno per le spese di costituzione di parte civile alla Banca Popolare di Vicenza. Assieme ad altri sei imputati che affronteranno il processo il prossimo 28 aprile, sono accusati di far parte della banda degli assegni contraffatti e sono accusati a vario titolo di furto aggravato, tentata truffa, ricettazione e falso. Erano finiti nella rete di un’operazione della Guardia di Finanza nei mesi scorsi e i finanzieri avevano scoperto assegni rubati e compilati pronti da incassare in Romania, e altri titoli contraffatti da milioni di euro, con banche da truffare.
Sarebbero stati 1.459 gli assegni rubati della banca Popolare di Vicenza, 4 di Banca Nuova e 6.450 di Antonveneta da parte di Fabio Nicetto, con la complicità di De Rosa e Poropat. 51 assegni erano finiti nella disponibilità di Ghiotto. L´obiettivo era quello di compilarli, per un valore di circa 2 milioni di euro, di portarli in Romania, depositarli in due banche e porli all´incasso. Ma la furbata non aveva avuto buon esito.