16 Dicembre 2014 - 13.56

VENETO – 19 milioni di euro per il bacino di Vicenza

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Dopo il bacino di laminazione di Caldogno, che vedrà il completamento entro il 2015, prosegue anche la programmazione di un’altra opera fondamentale per il Vicentino. La Giunta Zaia ha infatti destinato 18.750.000 euro (provenienti dal Fondo per lo sviluppo e coesione che il CIPE aveva assegnato alla Regione) alla realizzazione del bacino di laminazione di Viale Diaz a Vicenza, e 900.000 euro agli interventi di messa in sicurezza del fiume Tribolo tra Monticello Conte Otto, Bolzano Vicentino, Quinto Vicentino e Vicenza dopo le piene del 2010 e dell’autunno 2012.
“E’ il segnale – dichiarano l’assessore Maurizio Conte e il presidente della Commissione consiliare Ambiente Nicola Finco – che il Veneto sa ben usare i fondi a disposizione e li destina a quella che è la sua priorità assoluta, cioè la difesa del suolo. In tutto sono stati stanziati oltre 42.750.000 euro per la sicurezza idraulica, cifra cui si prevede di aggiungere ulteriori 19 milioni appena possibile, per coprire totalmente la portata degli interventi a regia regionale”.
“Chi dice che il Veneto non è capace di spendere e non ha un Piano per la difesa del suolo – aggiungono i due leghisti –, mente sapendo di mentire. Ma siccome le bugie hanno le gambe corte, bastano i fatti a far cadere il palco. Il progetto di invaso sul Bacchiglione a monte di Viale Diaz, alle porte di Vicenza, abbatterà il rischio residuo derivante dalla realizzazione dei bacini di laminazione sul Timonchio. Il progetto prevede un volume massimo invasabile di 1.200.000 mc, su una superficie di 80 ettari; è già stata conclusa la procedura di valutazione di impatto ambientale, e grazie a questo finanziamento nei primi mesi del 2015 si procederà con la gara di appalto”.
FRANA DEL ROTOLON – In aggiunta, per quanto riguarda la frana del Rotolon che nelle scorse settimane è ulteriormente scesa a valle trascinando i dispositivi di rilevamento, è stato prorogato a tutto il 2015 il finanziamento di 480.000 euro per il completamento di due interventi di sistemazione idraulico-forestale, i cui ritardi sono stati causati dagli effetti dinamici che continuamente si susseguono sull’area.
CANONI IDRICI – E’ stato inoltre deciso il riparto dei contributi obbligatori derivanti dalle concessioni idriche, che vanno a finanziare interventi sul territorio per la salvaguardia delle falde e delle fonti. “Per quanto riguarda il Vicentino – spiega Finco –, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta riceverà 250.000 euro per un progetto sulla Roggia Schio-Marano, e 100.000 per intervenire sul pozzo di Carbonara di Montecchio. Il Consorzio Brenta avrà 1.600.000 euro per l’estensione irrigua dell’area collinare nell’area della Ciliegia Igp. A Veneto Acque vanno invece 3.500.000 euro per l’acquisto dell’area del bacino Giaretta in comune di Carmignano, finalizzato alla tutela della falda sotterranea del medio corso del fiume Brenta.

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