24 Gennaio 2023 - 8.50

“Temolo – Xé qua che i ga copà to pare”: la storia del partigiano Libero Temolo approda ad Arzignano

Approda ad Arzignano la storia del partigiano Libero Temolo: originario di Arzignano, venne trucidato a Piazzale Loreto: fu uno dei 15 martiri dell’eccidio nazifascista di Piazzale Loreto a Milano del 10 agosto 1944.

lI testo nasce dall’unione tra la volontà di raccontare la Resistenza e l’incontro umano con Sergio Temolo, figlio di Libero Temolo.
Lo spettacolo racconta i  fatti della grande Storia, narrandola dal basso, attraverso lo sguardo di un bambino e del suo processo di crescita. Il bambino è Sergio temolo, figlio di Libero, che da Arzignano si trasferisce in una Milano in guerra.

Libero Temolo nasce ad Arzignano il 31 ottobre 1906 e viene ucciso il 10 agosto 1944 in Piazzale Loreto
a Milano. Famiglia di 11 gli con padre orologiaio e di pensiero socialista, i Temolo erano una famiglia animata da ideali di giustizia e libertà. Libero lavora come operaio alla Pirelli a Milano, lottando per migliorare le condizioni di lavoro e da subito si impegna come antifascista. Nell’aprile 1944 viene chiuso nel carcere di San Vittore e, il 10 agosto 1944 con altri 14 antifascisti, viene trasferito dai nazisti a Piazzale Loreto dove vengono tutti uccisi.

Libero, consapevole della sorte che gli spettava, lascia alla famiglia il seguente messaggio:

“Temolo Libero, coraggio e fede, sempre avanti.
Ai miei adorati sposa e glio e fratello. Coraggio, coraggio. Ricordatevi che vi ho sempre amato.
Un abbraccio dal vostro Libero. Raccomando Sergio, educatelo. Baci a te sposa e fratelli, Temolo.”

A Libero Temolo il Comune di Milano ha dedicato una via nella zona della Bicocca dove sorgeva la Pirelli.

Il testo dello spettacolo teatrale, portato per la prima volta in scena a Milano pochi mesi fa, grazir alla compagnia QuintAssenza Teatro, ripercorre la vivace storia dei Temolo.

L’ironia, le difficoltà quotidiane, gli ideali tessono il filo della storia quotidiana: Milano in guerra, la lotta antifascista e le scelte individuali si intrecciano nella vicenda, segnata dalla morte del padre Libero.
Le vicende sono narrate attraverso gli occhi del vero protagonista del racconto: Sergio.
Le sue parole accompagnano in un viaggio che dallo stupore infantile porta ad una maggiore consapevolezza e accompagna nel cuore del suo dolore.
La fedeltà alla testimonianza storica è legata alla ricerca di una resa scenica che muova il racconto della quotidianità, senza alterarla ma portandone in luce l’esperienza umana, che porta il protagonista a coltivare senza retorica la capacità di resistere al proprio dolore.

Lo spettacolo è stato realizzato con il contributo del Comune di Milano nell’ambito del progetto “Milano è Memoria” ed è proposto ad Arzignano grazie alla collaborazione con la Pro Loco di Arzignano.

Sabato 28 gennaio
Ore 20.30
Teatro Mattarello
Ingresso libero

Testo e regia di Dino Vollaro
Assistenza regia: Gabriele Vollato
Interpreti: lorenzo Falchi, Michele Lavelli, Giorgia Paolillo
Consulenza Artistica: Renato Sarti


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