Sciopero, occupata sede Provincia
I Manifestanti che hanno aderito allo sciopero generale hanno sfilato fino centro città. Assembramento di centinaia di persone in piazza Castello dove hanno parlato da un palco i rappresentanti sindacali. Principale motivo della protesta il job act approvato dal governo Renzi act approvato dal governo Renzi. Nella protesta generale si innesta anche quella dei dipendenti della Provincia che stamane hanno occupato la sede dell’Ente. A rischio 200 posti di lavoro. Soprattutto non è ancora chiaro chi dovrà farsi carico delle competenze della provincia, dalla scuola alle strade. Molti i disagi al traffico la manifestazione vicentina si è svolta pacificamente, a differenza di Padova dove gruppi dei centri sociali si sono scontrati con la polizia.
Morena Martini, Vice-Presidente a palazzo Nievo, dopo l’incontro con la delegazione di sindacalisti e dipendenti provinciali che questa mattina hanno occupato simbolicamente la sala dell’ex consiglio provinciale. “Ho portato i saluti del Presidente della Provincia Achille Variati, a Venezia per incontrare il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia assieme agli altri presidenti provinciali”, ha dichiarato la vicepresidente della Provincia.
“Da quando si è insediato, il Presidente Variati ha portato settimanalmente la questione giù a Roma, proprio per far comprendere i termini. Sul banco, infatti, ci sono da una parte la salvaguardia dei posti di lavoro e dall’altra la salvaguardia dei diritti dei cittadini del nostro territorio che vedrebbero diminuiti in modo consistente i servizi che la Provincia dà loro. In questa operazione di tagli, i primi a rimetterci sono gli studenti, gli operatori scolastici, chi vive in zone fragili sotto il profilo idrogeologico, le persone portatrici di handicap acustici e visivi, un centinaio di ragazzi, che assistiamo negli istituti scolastici attraverso la nostra società Vi.Assiste con operatori assunti su commessa provinciale. Per non parlare del controllo del territorio assicurato dalla Polizia Provinciale”.
Per la Vice-Presidente Martini è necessaria una progettualità diversa: “Ben venga la riforma delle pubbliche amministrazioni, ma lo sperpero non abita nella nostra Provincia. Non si può buttare il bambino e l’acqua sporca insieme, non si è pensato ad un piano industriale, si è operato solo con la politica dei tagli ma senza prevedere la salvaguardia delle funzioni e dei servizi fin qui assolti sempre con puntualità e nonostante una campagna di informazione spesso disinformata e pregiudizievole. Lo sanno bene anche i dipendenti, che in silenzio, nell’indifferenza delle persone, hanno continuato a garantire alti livelli di professionalità e produttività. Mi auguro e se lo augura per primo il Presidente Variati, che ha collaborato nella scrittura di alcuni emendamenti, che il Governo ascolti chi opera nel territorio vicino alla sua gente, Sindaci e Presidenti di Provincia in primis”.














