11 Giugno 2025 - 10.12

Maxi operazione della Guardia di Finanza: arresti e sequestri per oltre 5 milioni in un sistema di riciclaggio internazionale tra Italia, Austria, Lituania e Cina

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Nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bolzano – Sostituto Procuratore dott. Igor Secco – il Gruppo della Guardia di Finanza di Cremona ha eseguito, su disposizione del GIP del Tribunale di Bolzano, dott. Emilio Schonsberg, due misure cautelari personali agli arresti domiciliari e un maxi sequestro per oltre 5 milioni di euro, nell’ambito di un’operazione contro il riciclaggio e l’evasione fiscale.

Due cittadini italiani residenti in Austria – originari delle province di Padova e Treviso – sono accusati di aver riciclato oltre 20 milioni di euro dal 2020 al 2024. I fondi, provenienti da reati tributari, transitavano su un conto intestato a una società austriaca con sede a Bolzano, per poi essere trasferiti in Austria, Lituania e Cina. I “riciclatori” trattenevano un 5% di commissione e restituivano in contanti il restante 94% a un imprenditore edile bresciano, amministratore di fatto di 7 imprese intestate a prestanome, responsabile di frodi fiscali per oltre 28 milioni di euro.

Le indagini – supportate da perquisizioni domiciliari e analisi documentali – hanno ricostruito nel dettaglio i flussi finanziari, le percentuali trattenute, e gli importi rientrati in Italia in contanti. Il GIP ha così disposto il sequestro preventivo di 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo superiore ai 5 milioni di euro, a carico di 8 persone fisiche e 4 società.

L’imprenditore bresciano è anche indagato per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, avendo ceduto fittiziamente quote societarie di valore patrimoniale superiore ai 600.000 euro al figlio. A tale scopo è stato disposto un ulteriore provvedimento di sequestro.

Contestualmente è stato accertato che le imprese edili coinvolte non avevano adottato modelli organizzativi idonei a prevenire reati fiscali, integrando l’illecito amministrativo previsto dal D.Lgs 231/2001. Di conseguenza, anche a loro carico è stato disposto il sequestro preventivo.

La Guardia di Finanza ha inoltre proceduto al recupero a tassazione dei proventi illeciti personali dell’imprenditore bresciano, in base all’art. 14, comma 4, della Legge 537/1993.

Complessivamente, sono state formulate oltre 60 ipotesi di reato a carico di 14 indagati – di cui due sottoposti a misura cautelare – e 4 società per illecito amministrativo. Gli accertamenti si collocano ancora nella fase delle indagini preliminari, e per tutti gli indagati vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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