8 Marzo 2017 - 10.28

Le 10 cose da sapere prima di andare ad un concerto

di Anna Roscini

Finalmente la tua band preferita si è ricordata del Bel Paese? Senti l’adrenalina salire alla vista di quel biglietto dorato come se fosse un mattoncino della strada verso la famosa città di Smeraldo? Equipaggiati pure di tutte le aspettative del caso, ma bada bene di farti trovare preparato il giorno in cui i tuoi sogni prenderanno voce sul palco, perché se ti aspetti una limpida ballata romantica, sappi che un concerto può diventar un’esperienza alquanto heavy (metal a seconda dei casi).
Queste le dieci cose che forse dovresti sapere per sopravvivere all’evento.
1 Con molte probabilità non suoneranno la tua canzone preferita, quindi non ti demoralizzare, forse l’hanno fatto per convincerti ad andarli a sentire un’altra volta. (continua)

2 L’ingresso alle persone alte dovrebbe essere permesso solo dieci minuti prima dell’inizio della performance di modo che tutti quelli sotto il metro e ottanta siano già ben piazzati. La realtà però,si sa, sa essere beffarda, quindi, se ti troverai un gigante davanti che comincerà a saltare (non so, essere un superuomo non ti basta, vuoi arrivare a toccare il cielo?) sappi che potrai sempre guardare il concerto dallo schermo del suo smartphone.
3 L’incontinenza ai concerti non è permessa. Se ti sei scolato tutta la bottiglietta perché non sei riuscito a nasconderla prima che ti vedessero o ti togliessero il tappino all’ingresso, hai due alternative: saltellare sul posto per un’ora e mezza simulando una danza incontrollabile, andare in bagno e perdere la posizione che ti eri fieramente guadagnato arrivando ore in anticipo. Le prime file sono proprietà di quelli con la vescica prode e coraggiosa.

4 Se hai deciso di buttarti nella mischia, ci devi stare. Non puoi soffrire di attacchi di panico, di claustrofobia, di asma, tachicardia o qualsiasi cosa: in qualsiasi di questi casi, non ti troveranno presto, se svieni. Fare l’alternativo più che cool fa obtuse: bisogna seguire il ritmo e la massa, se ti permetti di andar a sinistra quando tutti stanno andando a destra ti ritroverai singolarmente schiacciato.
5 Inutile ergerti a prode paladino della giustizia, si, il fumo non è concesso negli ambienti chiusi. Ma come fermare centinaia di persone in fermento addossate l’una all’altra? Un concerto sa di fumo. E se l’erba del vicino è sempre più verde, non resta che, dato che di rimando la fumerai anche tu, sperare sia almeno buona.
6 Non importa quanto tu possa esserti esercitato, aver recitato i testi a memoria, esserti esibito in assoli assordanti sotto la doccia. Il lavoro di settimane, mesi o anni andrà ad incidersi su un vinile chiamato inutilità quando il tuo gruppo ti stupirà con una canzone che non hai MAI sentito prima. Cattive notizie, Shazam in quel momento non funzionerà. Consolati, potrebbe essere una cover. (continua)


7 Non demordere se sembra che il tuo vicino invece le sappia tutte, il playback inganna, mettiti a cantare nel linguaggio universale dell’improvvisazione anche tu (ad es. “Sandei bladi Sandei”).
8 Vedi punto 5. Se sarà una serata all’insegna di sesso droga e rock’n’roll sta a te deciderlo, ma un buon concerto sa anche di alcool. Bevici su.
9 Nel caso in cui il batterista lanci la sua bacchetta (ebbene si, tu paghi e vieni trattato come un talebano per un tappino di una bottiglietta di plastica e lui può lanciarti violentemente oggetti addosso perché è una rockstar) ti potrà anche finire in testa, ma sta sicuro che la prenderà quello affianco.
10 Non guardarti indietro mai, perché non vedrai la fine di ciò che ti attornia.
Ora mettiti le cuffie nelle orecchie, chiudi pure gli occhi e ascolta. Perché la musica alla fine ti salverà.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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