16 Maggio 2025 - 17.15

Lavoro in Veneto, aprile positivo: +19.300 posti grazie al turismo. Saldo annuale a +40.300

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VENEZIA – L’avvio della stagione turistica spinge l’occupazione in Veneto. Secondo i dati diffusi da Veneto Lavoro attraverso la Bussola di maggio, illustrati dall’assessore regionale al Lavoro, il mese di aprile 2025 si chiude con un saldo positivo di +19.300 posti di lavoro dipendente, contribuendo a un risultato complessivo di +40.300 posti nei primi quattro mesi dell’anno. Un dato lievemente inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, ma che rappresenta comunque un segnale incoraggiante.

Il traino principale arriva dai servizi e dal turismo, con l’avvio – posticipato – della stagione estiva che ha determinato un forte aumento delle assunzioni, in particolare con contratti a tempo determinato.

Permangono, però, alcune criticità. I contratti a tempo indeterminato rallentano nell’ultimo mese, pur mantenendo un trend positivo nel 2025. In calo anche l’apprendistato, mentre cresce il ricorso al lavoro somministrato. Si conferma, dunque, la necessità di puntare su politiche attive e formazione, per garantire occupazione di qualità e maggiore stabilità, soprattutto per giovani e lavoratori fragili.

Nel comparto industriale, il saldo occupazionale nei primi quattro mesi è positivo (+6.800), ma non mancano segnali di difficoltà, in particolare nei settori del tessile-abbigliamento e dell’occhialeria. In controtendenza, invece, calzaturiero e legno-arredo mostrano buoni risultati. Stabile l’edilizia, mentre il ricorso alla cassa integrazione rimane elevato, soprattutto nel metalmeccanico.

Dal punto di vista socio-anagrafico, il rallentamento colpisce in modo particolare le donne, gli italiani e la fascia d’età 30-54 anni, mentre aumentano le assunzioni tra gli over 55 e i lavoratori stranieri. A livello territoriale, Venezia e Verona guidano la crescita mensile, sostenute dal turismo. L’unica provincia in controtendenza è Belluno, che registra un saldo negativo.

Nonostante il quadro complessivamente positivo, la Regione invita alla prudenza, alla luce delle incertezze globali che pesano su economia e manifattura. «Le sfide che ci attendono richiedono un impegno congiunto – ha sottolineato l’assessore – tra istituzioni, imprese e mondo della formazione per rafforzare la competitività e la coesione sociale del nostro territorio».

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