“EroFame”: e se fosse a Vicenza?

“EroFame – We are different“: questo il nome della più importante fiera europea di oggetti del piacere & co del mondo sexy, tenutasi a fine settembre scorso nella fredda, rigida e rigorosa Germania, ad Hannover.
Uno sbarazzino parco giochi di oggetti vibranti, preservativi in technicolor, slogan al godimento, lubrificanti bizzarri (anche con oro zecchino), massaggiatori di ultima generazione e dalle studiatissime forme di design, oggetti a controllo remoto e, ciliegina sulla torta, una straordinaria mostra di calchi 3D delle vagine delle pornostar più celebri della storia.
Infine, anche la presentazione di un’app personalizzata da abbinare ad un nuovo vibratore che permette di copulare a distanza, e la presenza dell’orgoglio nostrano Rocco Siffredi per la sua linea nuova di sex toys con tanto di dildo creato sul suo, di calco … diciamo così.
Ma se tutto questo fosse nella pudica, religiosa e benpensante Vicenza?
«Religione ed erotismo hanno poco a che fare: l’Italia tutta è storicamente legata a pregiudizi antichi che collegano a torto questi due separati e personali aspetti. In realtà l’una non esclude l’altra, diciamolo. E parallelamente il nostro paese è anche quello di tanti uomini che viaggiano alla ricerca di compagnie facili in posti esotici, ma questo è un altro discorso. Non siamo pronti? Forse, ma vale la pena fare un tentativo»
Ci dice un giovane coraggioso che ha voluto dire la sua insieme alla fidanzata:
«probabilmente un evento di questo genere nella nostra città sarebbe molto divertente. Già immagino gli sguardi attoniti di chi la criticherebbe. Del resto qui si (s)parla nel quotidiano di tutto e tutti, non oso immaginare che direbbe la comunità di un evento così in piazza o in zona industriale tra vibratori esposti e spettacolini hard, ma soprattutto cosa si vocifererebbe delle persone interessate ad entrarvi, anche solo per divertimento e curiosità»
Il vantaggio, inoltre, non sarebbe solo per un piacere ricercato o per una giornata di risate in più: «purtroppo è pieno di persone che ancora non conoscono nemmeno un terzo delle malattie sessualmente trasmissibili, il più delle volte per tabù, ed eventi di questa tipologia avvicinano al mondo erotico anche sotto questo aspetto, spesso grazie alla presenza di qualche associazione per la prevenzione o incontri-dibattiti sui temi sanitari»
Insomma, tutto di guadagnato a conti fatti …