Dengue e chikungunya saranno presto endemiche in Europa a causa del riscaldamento globale?

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Le malattie tropicali dengue e chikungunya, finora diffuse principalmente in regioni subtropicali e tropicali, potrebbero presto diventare endemiche anche in Europa. A lanciare l’allarme è uno studio pubblicato giovedì 15 maggio sulla rivista Lancet Planetary Health, che sottolinea come il cambiamento climatico stia creando le condizioni ideali per la diffusione di questi virus anche nel Vecchio Continente.
Attualmente, circa 4 miliardi di persone in tutto il mondo vivono in aree a rischio di contagio da parte di questi virus, trasmessi da zanzare come la Aedes albopictus, nota come zanzara tigre. In Europa, nel 2023 sono già stati segnalati focolai autoctoni in Paesi come Italia, Croazia, Spagna e Francia.
Secondo i ricercatori, tra gli elementi che contribuiscono alla diffusione figurano l’aumento delle temperature, gli spostamenti umani e la presenza stabile della zanzara tigre in molte aree. “In queste zone, l’intervallo tra un’epidemia e l’altra potrebbe ridursi a meno di un anno”, spiegano gli autori.
Lo scenario previsto è preoccupante: entro il 2060 il rischio di un’epidemia potrebbe essere fino a cinque volte superiore rispetto al periodo 1990-2024. Le proiezioni indicano che in Francia, ad esempio, la temperatura media potrebbe salire di 2 °C entro il 2030 e fino a 4 °C entro la fine del secolo, aggravando il rischio di diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare.
Un altro aspetto emerso dallo studio è legato alla sorveglianza sanitaria: i Paesi con una maggiore spesa sanitaria pro capite registrano più casi, segno che la diagnosi e la segnalazione sono più efficienti. Al contrario, dove i sistemi di controllo sono deboli, il rischio è che le epidemie passino inosservate.
Nel frattempo, la situazione alla Riunione — territorio d’oltremare francese — preoccupa gli esperti: una grave epidemia di chikungunya ha già causato dieci vittime e numerosi casi importati sono stati segnalati nella Francia metropolitana. L’agenzia nazionale di sanità pubblica ha avvertito che il periodo attuale, con condizioni climatiche favorevoli all’attività della zanzara vettore, rappresenta un momento ad alto rischio per la trasmissione locale della malattia.