16 Maggio 2017 - 13.30

BASSANO – Rapinarono con violenza un anziano, due arresti

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“Condannati per rapina ai danni di anziano bassanese: 2 arrestati dal NORM Carabinieri di Bassano del Grappa”

LA RAPINA
Il 20 aprile 2013 si era consumata un’efferata rapina in abitazione in Bassano del Grappa. Nel primo pomeriggio era giunta una chiamata al 112 di un anziano bassanese che riferiva di essere stato appena rapinato all’interno della sua abitazione.
Immediatamente l’abitazione è stata raggiunta da una pattuglia dei Carabinieri di Bassano del Grappa, che ha notato un’evidente lesione lacero contusa al capo dell’anziano, rendendosi conto da subito della gravità dell’evento.
L’anziano fu immediatamente sentito dai Carabinieri, ai quali riferì che alle 13.30, mentre si trovava a letto, ha udito una voce di donna chiamare il suo nome, quindi il rumore di un vetro infranto. Sceso al piano inferiore della sua abitazione venne fronteggiato da due donne ed un uomo che erano penetrati in casa armati di bastone.
I tre, come appurato dai militari dell’Arma, minacciarono a gran voce all’anziano di consegnargli denaro, e poi lo aggredirono repentinamente colpendolo al capo e sul corpo sia a mani nude che con un bastone. L’aggressione si concluse con l’anziano a terra derubato di portafogli (contenente bancomat e circa 110 euro), chiavi di casa e dell’autovettura, telefono cellulare.
L’anziano fu quindi accompagnato al pronto soccorso dove gli veniva riscontrata “contusione cranica con ferita al cuoio capelluto e contusione avambraccio sinistro con ferita lacera”, dalla quali derivava una malattia giudicata guaribile in 15 giorni.


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LE INDAGINI
Le ricerche dei Carabinieri si fecero subito serrate e, grazie alla testimonianza dell’aggredito, fu individuato subito uno degli aggressori: Rossella Mazzaro di 37 anni, bassanese residente a Marostica, pregiudicata. L’aggredito difatti disse di averla conosciuta qualche tempo prima e di averle prestato del denaro in varie occasioni, mosso a compassione da varie disgrazie che la Mazzaro fingeva di aver subito. L’anziano aveva poi iniziato a declinare tali richieste poiché sempre più consistenti e pressanti: con ogni probabilità tale diniego ha originato quella che, ad opinione degli investigatori del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Bassano del Grappa, è stata una vera e propria spedizione punitiva.

Conoscendo la Mazzaro e le sue frequentazioni, sono state quindi mostrate all’anziano diverse foto di soggetti criminali; L’uomo ha riconosciuto quali complici la madre Tosca Zaborra, di 56 anni e il fratellastro Sguario Franco, di 39 anni. Nell’immediatezza dei fatti viene rintracciata solo la Zaborra che, con assoluta tranquillità a riprova della sua tendenza a delinquere, si era dichiarata estranea a qualunque cosa e affermava di non vedere gli altri presunti complici da diversi giorni.

Tuttavia l’analisi investigativa dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Bassano del Grappa non lasciò scampo ai tre, che furono finalmente condannati dalla Corte d’Appello di Venezia nell’ottobre 2015, con sentenza che passa successivamente in giudicato e genera i relativi ordini di carcerazione.

 

Rossella Mazzaro venne tratta in arresto nell’aprile 2016, mentre per i due complici bisogna attendere sino a venerdì 12 maggio 2017, quando sono arrivati i due ordini di carcerazione. I Carabinieri si sono recati prima a San Giuseppe di Cassola per ricercare la Zaborra, che si è barricata nell’appartamento fingendo di essere assente: insospettiti da alcuni rumori però i militari dell’Arma non si sono persi d’animo e hanno richiesto l’ausilio dei vigili del fuoco di Bassano del Grappa; tale manovra ha fatto desistere la Zaborra che si è consegnata infine ai Carabinieri.

 

Il rintraccio di Sguario è stata invece opera ben più complessa: probabilmente avvisato dalla Zaborra, si è dileguato, risultando irreperibile in ogni luogo che usualmente frequentava, fra cui anche il “Prix” di Quartiere Firenze. In 24 ore i carabinieri del Nucleo Operativo di Bassano del Grappa, analizzando filmati e fonti informative, sono riusciti a rintracciarlo a Sandrigo, probabilmente mentre cercava asilo da qualche conoscente.

La pena per i due arrestati è di 2 anni e 7 mesi circa, in carcere (rispettivamente Verona Montorio per la Zaborra e Vicenza per Sguario) già decurtata del presofferto in custodia cautelare.

“Una giustizia -fanno notare dal comando dei carabinieri di Bassano- che in questo caso rapida che consente di togliere dalla strada alcuni dei soggetti che più hanno destato preoccupazione nel Quartiere Firenze quali frequentatori del Prix: fra l’altro proprio lo Sguario, recentemente, si sarebbe reso responsabile dell’aggressione ad un ragazzo marocchino per futili motivi. Ancora una volta l’intervento tempestivo e oculato dell’Arma consente di assicurare alla giustizia persone dall’elevata pericolosità sociale, che non hanno esitato ad approfittare con elevata pervicacia di un anziano nella sua abitazione”.

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