21 Maggio 2025 - 16.38

Attenzione alla truffa del numero +44: dietro la promessa di soldi facili l’ombra della mafia cinese. La testimonianza di una vittima

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Tutto comincia con un messaggio o una chiamata da un numero con prefisso +44, quello del Regno Unito. Il contenuto è semplice quanto ingannevole: “Se vuoi guadagnare soldi facili con il tuo telefono, inviaci un messaggio”. Dietro questa frase si nasconde una truffa ben organizzata, come ha scoperto il giornalista Mathis Fleuret di TF1 (Francia).

Il primo contatto sembra innocuo: viene proposto un compenso per svolgere semplici attività online, come aggiungere articoli ai preferiti su Zalando. “All’inizio riceviamo 13 euro, poi 6 euro, trasferiti direttamente sul nostro conto: questo ci dà fiducia”, spiega Fleuret nel servizio andato in onda su TF1. Ma il meccanismo cambia rapidamente.

Dopo le prime attività, ai partecipanti viene chiesto di registrarsi su una piattaforma di trading di criptovalute e di investire in bitcoin. Viene promesso un ritorno immediato: si investono 20 euro e se ne ricevono 29. Ma poco dopo arriva la richiesta diretta: trasferire denaro – 50 o 100 euro – con la promessa di guadagni maggiori. A quel punto, il giornalista ha deciso di fermarsi, intuendo che si trattava di una truffa.

La testimonianza di Pierre: truffato per 18.000 euro

Per approfondire il fenomeno, Fleuret ha intervistato Pierre, una vittima che ha accettato di parlare in forma anonima. Contattato su Instagram, Pierre ha iniziato lo stesso percorso, ma al posto dei bitcoin gli è stato chiesto di acquistare oggetti online, sempre con la promessa di guadagni.

“Ci mandano messaggi tutto il giorno, si crea una dipendenza e provi piacere nel vedere che i soldi arrivano”, racconta Pierre. Ma la situazione degenera quando, per un errore commesso in una delle “missioni” ricevute via Telegram, il suo presunto “manager” gli chiede 7.000 euro per rimediare al danno. Pierre esegue il bonifico, ma perde l’accesso al conto. Per riattivarlo gli vengono richiesti altri 5.000 euro. Alla fine, scopre che tutto era falso: la piattaforma, i colleghi, i guadagni. In totale, ha perso 18.000 euro. Ha sporto denuncia.

Un sistema criminale organizzato, sfruttato dalla mafia cinese

Chi si cela dietro questi messaggi truffaldini? Secondo Benoît Grünenwald, esperto di cybercriminalità, si tratta di professionisti del crimine informatico, organizzati in piccoli gruppi specializzati: c’è chi parla con le vittime, chi riceve il denaro, chi lo ricicla.

Le indagini condotte da TF1 in Birmania hanno rivelato un dettaglio ancora più inquietante: alcuni truffatori sarebbero a loro volta vittime, sfruttati dalla mafia cinese. “Ci picchiavano con un bastone se non rispettavamo gli orari. Ti legano i piedi e ti colpiscono con una pistola elettrica”, ha raccontato un ex truffatore intervistato.

Come difendersi: mai rispondere e sempre denunciare

Di fronte alla crescita delle truffe online, gli esperti raccomandano un comportamento semplice ma essenziale: non rispondere mai a chiamate o messaggi sospetti, soprattutto da numeri esteri non conosciuti. Se si diventa vittima, è fondamentale sporgere denuncia: solo attraverso la raccolta di testimonianze si possono attivare indagini coordinate a livello internazionale per smantellare queste reti criminali.

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