VICENZA – Violentò la figlia per 13 anni, padre-orco torna in carcere

Gli agenti della Squadra Mobile di Vicenza (II sezione reati contro la persona) hanno arrestato ieri un 58enne vicentino, residente in città in zona piscine, per il reato di violenza sessuale aggravata su minore.
I fatti risalgono al periodo 2000-2013, periodo nel quale l’uomo ha abusato ripetutamente della figlia (che oggi ha 23 anni) fin da quando aveva 5 anni. La vicenda emerse solo nel 2013 e l’uomo venne condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione. L’indagine era stata svolta dalla sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Vicenza. L’uomo, dopo la condanna, ricorse in appello. Dopo che la sua istanza è stata respinta, è stato emesso l’ordine di carcerazione nei giorni scorsi.
L’uomo aveva ammesso le proprie responsabilità, ma aveva chiesto delle attenuanti, riferendo che gli abusi sessuali erano stati perpetrati solo dopo il decimo anno di età della bambina (circostanza che avrebbe reso meno grave giuridicamente la sua posizione). Non solo, ha riferito di aver lui stesso spinto la figlia a denunciare la situazione, poi comprovata, fra le altre cose, da un diario che la piccola teneva.
L’uomo è sposato e la Corte d’Appello ha rimesso gli atti alla Procura di Vicenza per indagare la madre della ragazza, per concorso omissivo nella violenza sessuale. La vittima, infatti, si era confidata con la madre, che non era intervenuta, pare, per evitare che il marito finisse nei guai e perdesse il lavoro.
Da notare che, dopo la condanna e la revoca della misura cautelare in attesa dell’appello, l’uomo era tornato a casa con la moglie e la figlia nel febbraio del 2017













