VICENZA – Rissa tra baby gang, botte in centro città

VICENZA – Dopo gli imbrattamenti sulla basilica palladiana, minorenni vicentini ancora una volta tristemente al centro di episodi non proprio edificanti. Avrebbero avuto principalmente tra i 14 e i 16 anni i ragazzini protagonisti di una vera e propria rissa scoppiata sabato pomeriggio tra contrà Barche e piazza Matteotti. Una ragazzina contesa e qualche furtarello il movente di quello che potrebbe definirsi un regolamento di conti pianificato nei dettagli. Pare, infatti, che i ragazzini si siano dati appuntamento sul web per poi incontrarsi e passare alle mani.
Quasi 200 i minori coinvolti e sedati dalla Polizia che, dopo essere giunta sul posto con diverse volanti, ha provocato il fuggi fuggi generale e sta ora vagliando i nastri della videosorveglianza per risalire ai responsabili della zuffa.

Tutto sarebbe iniziato nelle prime ore del pomeriggio di sabato, quando la Questura ha appreso la notizia della possibile presenza, nel pieno centro storico di Vicenza, di alcuni gruppi di giovani, in gran parte minorenni, che – dopo essersi provocati nei giorni precedenti su vari social network (tra cui Ask.fm, Facebook e chat di WhatsApp) – si erano dati appuntamento per azzuffarsi. E’ stata pertanto intensificata la vigilanza nel centro storico a mezzo equipaggi in servizio di “Volante” dell’UPGSP e dei Carabinieri.
Alle 17.00 circa, un consistente gruppo di ragazzini, circa 150, presenti in piazza Matteotti, alla vista del personale di Polizia, ha iniziato ad allontanarsi, dirigendosi in corso Palladio, fino a raggiungere Campo Marzo. Alcuni di questi giovani, tutti minorenni, sono stati controllati dalle volanti, confermando sul posto di aver appreso dai social network dell’intenzione di alcuni di loro di picchiarsi.
Il gruppo in questione si è mosso compatto fino a Campo Marzo, dove personale DIGOS ivi presente per altro servizio, ha enucleato uno dei ragazzi che evidenziava un atteggiamento di sfida e provocazione nei confronti del personale di Polizia. Il giovane, nel corso dell’identificazione ha opposto viva resistenza, spintonando ripetutamente il personale di Polizia che lo stava controllando. Pertanto, è stato accompagnato in Questura, fotosegnalato ed identificato per B. A., 20 anni, residente a Creazzo e già evidenziatosi per reati contro il patrimonio e contro la persona. Lo stesso è stato quindi deferito all’A.G. per il reato di cui all’art. 337 C.P. (resistenza a P.U.).

Verso le 18.00, il gruppo si è ricompattato nelle vicinanze di piazza dei Signori. Ivi giunti, due ragazzini hanno iniziato ad azzuffarsi mentre tutti gli altri, in tutto circa 50 persone, si sono limitati ad incitarli chiamandoli per nome. Il sopraggiungere del personale di Polizia ha comportato l’immediato allontanamento di tutto il gruppo. In tale contesto è stato identificato, accompagnato in Questura e poi deferito all’A.G. per il reato di cui all’art. 341 bis C.P. (oltraggio a P.U.), per aver offeso il personale di Polizia intervenuto,un altro ventenne, B. I., residente a Monticello Conte Otto.
Stando agli esiti delle attività informative (ancora in corso), si ha motivo di ritenere che il gruppo di ragazzi in questione non abbia alcuna connotazione politico-ideologica, significando che hanno partecipato sia maschi che femmine. Si tratterebbe, quindi, di gruppetti di giovani, provocatisi sui social network per futili motivi.
L’elevata partecipazione di giovani minorenni è da mettere in relazione alla curiosità suscitata dalla circuitazione della “sfida” sui social network: si tratterebbe, quindi, di una partecipazione a mero titolo di curiosità, per assistere alla zuffa di un numero ristretto di persone, sfidatesi per regolare pubblicamente questioni derivanti da motivi futili, legati all’ambiente adolescenziale.