VICENZA – Assicuratore perde le staffe in via Firenze: "Qui è un inferno!"
Pomeriggio movimentato ieri in via Firenze a Vicenza. Un operatore commerciale della zona si è trovato suo malgrado in mezzo ad una situazione molto tesa, che poteva avere un epilogo violento.
Parliamo di Antonio Fantin, titolare dell’agenzia Unipol Sai al civico n°7. Da tempo Fantin, la cui famiglia conduce l’agenzia da circa 50 anni, lamenta lo stato di degrado, delinquenza e soprusi sopportati nel condurre la sia attività in via Firenze, ricettacolo di spacciatori e malviventi. Le attività commerciali si confrontano quotidianamente con questa realtà. Ieri pomeriggio Fantin, uscito dall’ufficio, si stava dirigendo con la sua auto verso via Torino. All’angolo fra le due vie si è imbattuto in un gruppo di stranieri, perlopiù nordafricani, che occupavano la carreggiata e ostruivano il passaggio delle auto. E’ sceso per dire loro di spostarsi. Questi hanno reagito minacciandolo ed irridendolo. Uno di loro ha anche estratto il membro e gliel’ha appoggiato sull’auto. Fantin è tornato all’agenzia ed ha chiamato la polizia fuori di sé.
“Mandate qualcuno” -ha chiesto impetuosamente- “non è più possibile sopportare questa situazione”. E’ tornato quindi in ufficio dove c’erano anche gli impiegati ed il padre. Fantin aveva intenzione di uscire con una mazza da baseball, perché gli individui in questione, quasi tutti noti alle forze dell’ordine, stavano dall’altra parte della strada e lo irridevano, insultavano e minacciavano. “Morirete tutti! salterete in aria!” gridavano, alzando il dito medio. Ci sono voluti i famigliari e le forze dell’ordine per bloccarlo. In preda ad uno scatto d’ira, ha cercato anche di raggiungerli ma è stato bloccato, finché non ha sferrato un calcio alla vetrina della propria agenzia, rompendo un vetro. Uno degli individui, in particolare, chiamato dai residenti ‘uomo Michelin’ o ‘Gabibbo’ per la sua stazza, è un tunisino con un lungo elenco di precedenti alle spalle, dedito allo spaccio. “Quest’uomo fa quello che vuole -ci dice Fantin- è arrogante, si comporta come il padrone della via. Siamo stanchi delle sue minacce, della delinquenza che si porta dietro”. Sul posto sono arrivate la volanti della polizia, i carabinieri e la polizia locale.
“Ero fuori di me -ci dice- mi spiace solo per una cosa, che mio figlio di 13 anni fosse presente. Ma avrei potuto fare altro. Siamo completamente abbandonati a noi stessi. Abbiamo un assessorato alla sicurezza a pochi metri che non fa nulla. Non pensa in alcun modo di recuperare la via, riconsegnarla ai vicentini. L’amministrazione pensa solo a creare una corsia per gli autobus. Ne abbiamo le scatole piene e andrà a finire che qualcuno si farà veramente del male. Sono anni che chiediamo un’azione decisa inutilmente”.














