L’attore James Ransone si toglie la vita

Morto James Ransone, l’attore di “The Wire”: aveva 46 anni
Los Angeles – È morto venerdì scorso a Los Angeles James Ransone, l’attore americano noto per il suo ruolo di Chester “Ziggy” Sobotka nella seconda stagione della celebre serie televisiva The Wire. Aveva 46 anni e, secondo quanto riferito dal medico legale di Los Angeles, si sarebbe suicidato.
Ransone, nato a Baltimora nel 1979, ha iniziato la sua carriera nel teen drama Ken Park nel 2002, ottenendo poi ruoli di rilievo in produzioni acclamate. Oltre a The Wire, ha recitato in Generation Kill, ancora diretto da David Simon, al fianco di Alexander Skarsgård. Il suo personaggio a Baltimora, Chester “Ziggy” Sobotka, era uno scaricatore di porto che si trasformava in piccolo criminale, rimanendo nella memoria dei fan della serie come figura complessa e tragica.
La notizia della sua morte ha rapidamente suscitato una forte ondata di cordoglio sui social media, con molti fan che hanno ricordato i ruoli iconici interpretati dall’attore.
James Ransone aveva anche condiviso pubblicamente esperienze personali dolorose: nel 2021 aveva raccontato di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di un ex tutor delle scuole pubbliche del Maryland, evento che aveva contribuito alle sue successive difficoltà con alcol e droga.
Con la sua scomparsa, il mondo della televisione e del cinema americano perde un interprete capace di ruoli intensi e profondi, capace di portare sullo schermo le complessità dei personaggi che ha interpretato.













