27 Ottobre 2025 - 10.20
Veneto – Travolto dal trattore nei boschi del Cadore, morto un sessantenne. Federacma: “4 morti in 5 mesi, attuare subito la revisione obbligatoria”

| Un altro grave incidente in Veneto riaccende i riflettori sulla sicurezza in agricoltura. Un uomo di circa 60 anni sabato ha perso la vita nei boschi della frazione di Venas, a Valle di Cadore, in provincia di Belluno, travolto dal trattorino con cui stava facendo legna nei pressi di una baita, insieme al padre. Il mezzo, per cause ancora da accertare, si è ribaltato improvvisamente. Il padre della vittima, che si trovava con lui sul mezzo, è stato sbalzato a monte ed è rimasto illeso. Inutili, purtroppo, i soccorsi dell’equipe medica del Suem 118 e del Soccorso alpino: per l’uomo non c’è stato nulla da fare.Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, esprime il proprio cordoglio alla famiglia della vittima e rilancia un appello al Governo: urgono misure concrete per fermare la strage silenziosa dei trattori.“Quattro decessi in Veneto in cinque mesi sono il segnale di un’emergenza che non può più essere ignorata – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma –. Dopo Cinto Euganeo (19 maggio), Sezano (14 giugno) e Valdobbiadene (28 luglio), ora anche il Cadore piange un agricoltore morto sotto il suo mezzo. Ogni ribaltamento è un fallimento del sistema di prevenzione”.Secondo i dati INAIL, con circa 100 vittime ogni anno il ribaltamento del trattore rappresenta la prima causa di morte sul lavoro in agricoltura. Eppure, nonostante un decreto interministeriale del 2015 abbia introdotto l’obbligo di revisione tecnica dei mezzi agricoli, la norma è ancora inapplicata per l’assenza del decreto attuativo.“Il paradosso è evidente – continua Borio –. Abbiamo una legge ma non la applichiamo, mentre i mezzi continuano a circolare privi di dispositivi essenziali come rollbar, cinture o freni efficienti. Non bastano l’esperienza o la prudenza: senza controlli, anche una semplice attività come spostare legna in un bosco può trasformarsi in tragedia”.Federacma chiede che venga immediatamente sbloccato l’iter normativo e si dice pronta a mettere a disposizione la propria rete di rivenditori, officine e tecnici per attivare una rete diffusa di controlli e assistenza.“Ogni agricoltore deve essere messo in condizione di lavorare in sicurezza – conclude Borio –. Non si può continuare a morire per un trattore. La revisione obbligatoria è il primo passo, non più rinviabile, per fermare questa strage silenziosa”. |













