5 Settembre 2025 - 11.52

Intervision, la risposta russa all’Eurovision: per la prima volta sul palco anche gli Stati Uniti

Quando il cantautore americano B. Howard salirà sul palco di Mosca il 20 settembre, farà la storia: sarà infatti il primo artista a rappresentare gli Stati Uniti all’Intervision Song Contest, concorso musicale rilanciato dalla Russia dopo decenni di inattività. Nato negli anni ’60 in Cecoslovacchia come alternativa all’Eurovision e trasmesso in due fasi (1965-1968 e 1977-1980), l’Intervision fu concepito come piattaforma per unire artisti dell’Est e dell’Ovest e attirare l’interesse delle etichette discografiche occidentali. In Polonia, negli anni ’70, furono persino inclusi cantanti da Stati Uniti, Canada e Giappone. I sovietici però non mostrarono grande interesse all’epoca, forti del proprio mercato interno.

Il concorso torna oggi in una veste molto diversa: Mosca lo ha ripristinato con decreto presidenziale dopo l’esclusione della Russia dall’Eurovision a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel 2022. L’obiettivo è duplice: riaffermare i cosiddetti “valori tradizionali” contro il modello liberale occidentale rappresentato dall’Eurovision e costruire un’infrastruttura culturale alternativa orientata verso i Paesi del Sud globale e i Brics.

Gli studiosi sottolineano la portata geopolitica dell’operazione. Per Bárbara Barreiro León, l’Intervision agisce come “contrappeso culturale” ai valori LGBTQ+ e liberali associati all’Eurovision. Catherine Baker, esperta di storia del dopoguerra, ricorda come le vittorie ucraine all’Eurovision abbiano minato la narrativa del Cremlino sull’identità culturale dell’Ucraina.

Secondo Stephen Hutchings, esperto di media russi, il tentativo di eliminare provocazioni e diversità potrebbe rivelarsi controproducente: “Alla gente piace guardare l’Eurovision per tutta quella diversità, per le provocazioni, per la politica”.

Al momento, il sito ufficiale del concorso elenca 17 Paesi partecipanti, meno dei 37 che hanno gareggiato all’Eurovision di Basilea. Tra questi figurano Bielorussia, Kazakistan, Venezuela, Cuba, Qatar e Serbia. L’Ucraina non parteciperà e il suo Ministero degli Esteri ha condannato l’evento come “strumento di propaganda ostile”. La partecipazione statunitense, affidata a B. Howard – spesso al centro di speculazioni sul suo legame familiare con Michael Jackson – appare come l’elemento più sorprendente.

Il concorso, però, deve fare i conti con ostacoli pratici: la diretta è complicata dai diversi fusi orari, che costringeranno alcuni Paesi a trasmettere esibizioni registrate. Inoltre, la popolarità social resta limitata: poco più di 4.000 follower su Instagram (bloccato in Russia), 14.000 su VKontakte e 45.000 su Telegram, contro i 2,2 milioni di follower dell’Eurovision.

Resta quindi da capire se questo nuovo Intervision saprà davvero competere con la controparte europea o se rimarrà soprattutto un palcoscenico interno per la strategia patriottica di Vladimir Putin.

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Testata Street Tg Autorizzazione: Tribunale Di Vicenza N. 1286 Del 24 Aprile 2013

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