Il veneziano Trentini in carcere in Venezuela: senza sue notizie da 125 giorni

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Sono trascorsi 125 giorni dall’arresto di Alberto Trentini in Venezuela, avvenuto il 15 novembre scorso, e ancora non si hanno notizie sulle sue condizioni. Il cooperante veneziano non può comunicare con la famiglia né con le autorità italiane, alimentando crescente preoccupazione.
L’avvocato Alessandra Ballerini, che assiste i familiari, rinnova l’appello: “Chiedo di non abbassare la guardia su questa vicenda. Non sappiamo nulla delle accuse e Alberto è impossibilitato a comunicare con l’esterno. Credo sia un caso senza precedenti per un italiano all’estero”.
Per mantenere alta l’attenzione, sulla pagina Facebook “Alberto Trentini libero” è stata pubblicata una lettera accompagnata dall’immagine di una clessidra, simbolo del tempo che scorre senza risposte. Inoltre, il 13 aprile si terrà un corteo acqueo con arrivo in Piazza San Marco, per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Nei giorni scorsi, i Radicali Italiani hanno aderito a uno sciopero della fame a staffetta, denunciando le violazioni dei diritti umani in Venezuela. Parallelamente, è stata lanciata la campagna “Alberto Wall of Hope”, un muro virtuale di speranza con foto e messaggi di sostegno, affiancato da una petizione su Change.org, che ha già raccolto oltre 90mila firme.













