USA – Condannato a morte chiede il plotone d’esecuzione

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Brad Sigmon, 67 anni, condannato a morte nel 2002 per il brutale omicidio dei genitori della sua ex fidanzata, ha scelto di essere giustiziato tramite plotone di esecuzione. Lo hanno annunciato martedì le autorità della Carolina del Sud, specificando che questo metodo non veniva utilizzato nel Paese dal 2010.
Sigmon, che ha ucciso David e Gladys Larke colpendoli con una mazza da baseball prima di tentare di rapire la sua ex, è in attesa dell’esecuzione, prevista tra il 7 febbraio e il 7 marzo. In Carolina del Sud, la legge prevede la sedia elettrica come metodo standard, ma ai condannati è concessa la possibilità di scegliere tra fucilazione o iniezione letale.
Secondo i suoi avvocati, Sigmon ha optato per la fucilazione per disperazione. L’avvocato Gerald King ha denunciato una “scelta impossibile” tra la sedia elettrica, descritta come un metodo che “lo brucerebbe vivo”, e altre alternative altrettanto crudeli. Se l’esecuzione avverrà come previsto, sarà la quarta tramite fucilazione negli Stati Uniti negli ultimi 65 anni, l’ultima delle quali risale al 2010 nello Utah.
Dall’inizio del 2024, negli Stati Uniti sono state eseguite cinque esecuzioni: quattro tramite iniezione letale e una, altamente controversa, tramite inalazione di azoto in Alabama il 6 febbraio. Quest’ultima tecnica è stata criticata dagli esperti delle Nazioni Unite, che l’hanno paragonata a una forma di tortura.
Attualmente, la pena di morte è stata abolita in 23 dei 50 stati americani, mentre in altri sei – Arizona, California, Ohio, Oregon, Pennsylvania e Tennessee – è in vigore una moratoria sulle esecuzioni per ordine dei rispettivi governatori.













