VICENZA – Ultimo atto dell’operazione ‘Money Driver’: arrestato

Nella prima mattinata del 14 dicembre, l’ufficio della Squadra Mobile di Vicenza ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal GIP di Vicenza, arrestando M.L., iscritto dalla locale Procura Berica nel registro degli indagati.
Questo al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura di Vicenza e condotta della locale Squadra Mobile, scaturita da un’indagine di giugno del 2021, Operazione Money Driver, nella quale vennero emanate 17 misure cautelari.
Una nuova attività investigativa ha consentito di fare luce su M.L, a carico del quale, nella fase delle indagini preliminari, sono emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine all’emissione di centinaia di fatture per operazioni inesistenti e successiva retrocessione di ingenti somme di denaro.
Mediante l’utilizzo sistematico di società c.d. cartiere (prive di dipendenti, magazzino e sede effettiva), talune intestate a soggetti di etnia cinese e con fittizie sedi legali e/o operative stanziate nella città di Prato, M.L., ha emesso FOI del valore complessivo di centinaia di migliaia di euro, in favore di società cartiere stanziate sul territorio Berico e della provincia di Brescia, emerse nell’ambito del P.P. 3692/20.
L’emissione di FOI veniva seguita dalla ricezione di bonifici sui conti correnti delle relative società emittenti gestite da M.L e dalla contestuale retrocessione in contante di quanto ricevuto, al netto delle proprie spettanze.
Attraverso questo rodato meccanismo frodatorio, ne derivava un’immissione nel tessuto economico-imprenditoriale, di notevoli somme di denaro non tracciabili, nonché l’elusione dell’imposta sul valore aggiunto, da parte delle società in ultima analisi effettive beneficiarie di FOI.
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare è stata disposta ed eseguita una perquisizione personale, locale e domiciliare, nei riguardi di M.L., che ha consentito il sequestro di innumerevoli smartphone, sim-card, anche di operatori telefonici stranieri, documenti contabili di società commerciali italiane ed estere, copie di documenti d’identità di persone fisiche ed infine molteplici pizzini sui quali vi erano annotati conti matematici ed contatti telefonici di soggetti di etnia cinese.
Analoga perquisizione è stata disposta ed eseguita nei riguardi di H. Y., soggetto cinese indagato in concorso con M.L. in ordine ai reati ex artt. 110 c.p. e 8 D.lgs. 74/2000, al termine della quale è stata sequestrata la somma di oltre cinquantamila euro, rinvenuta dagli operatori, occultata tra i capi di abbigliamento dell’interessato.













