Dona una casa alla figlia: denunciato per frode

Un uomo di nazionalità cinese è stato denunciato dalla Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica di Treviso per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, reato che prevede la reclusione fino a sei anni e che si configura ogni qualvolta vengono compiuti atti simulati o fraudolenti, finalizzati a sottrarre beni che possono servire da garanzia per i debiti nei confronti dello Stato. L’uomo aveva tentato di “donare” a sua figlia il suo appartamento, venendo però scoperto dai militari
Le fiamme gialle hanno individuato l’imprenditore 63enne di nazionalità cinese, residente a Treviso, e attivo da tempo nel settore tessile, perché dal 2010 l’uomo ha evaso le imposte per centinaia di migliaia di Euro. La donazione sulla quale si è focalizzata l’attenzione della Guardia di Finanza riguarda un immobile sito nel centro di Treviso, del valore di circa 300.000 Euro, adibito ad abitazione principale, che l’evasore ha ceduto fittiziamente alla figlia, che convive con lui, con un atto stipulato presso uno studio notarile del capoluogo.
Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia Treviso, hanno consentito di dimostrare che il donante, al momento della cessione dell’immobile, avvenuta nel 2014, era debitore nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria di oltre 550.000 Euro e che, dunque, quella donazione altro non era che un atto fraudolento, finalizzato a rendere inefficaci le procedure di riscossione del debito tributario e scongiurare il rischio di azioni giudiziarie, che avrebbero potuto portare alla vendita dell’abitazione all’asta. Negli anni successivi, nonostante l’intervento della Guardia di Finanza, il cittadino cinese non ha desistito dalle sue condotte illecite: l’imprenditore, dal 2015, ha addirittura smesso di presentare le dichiarazioni, arrivando ad accumulare un debito nei confronti dello Stato di oltre 1,3 milioni di Euro. L’evasore, dunque, è stato denunciato.













