6 Agosto 2015 - 11.28

VICENZA – TAV, Movimento 5 Stelle e comitati contro il 'metodo Delphi'

metodo delphi vicenza

Fra comunicati, presidi e striscioni, prende forma a Vicenza la protesta contro il progetto TAV. A tenere banco in questi giorni è il cosiddetto metodo Delphi. Di fronte alle pressanti richieste di comitati e cittadini che chiedevano un coinvolgimento sulla discussione in atto, il Comune ha inviato un questionario, utilizzando, appunto il metodo Delphi, che non è piaciuto ai comitati e al Movimento 5 Stelle (in merito alleghiamo l’interrogazione a risposta scritta della capogruppo dei pentastellati in consiglio, Liliana Zaltron). Il sindaco di Vicenza Achille Variati, ha parlato del questionario come di una prima fase del coinvolgimento sul tema TAV. Ma a quanto pare, una prima fase che non è stata accolta positivamente da chi è in prima fila nella protesta.

PREMESSA. COS’E’ IL METODO DELPHI? (non ‘Delphy’ come erroneamente riportato da alcuni media locali)
Da Wikipedia. Il metodo Delphi è un metodo d’indagine iterativo, particolarmente utilizzato nel campo del business[senza fonte], che si svolge attraverso più fasi di espressione e valutazione delle opinioni di un gruppo di esperti o attori sociali ed ha l’obiettivo di far convergere l’opinione più completa e condivisa in un’unica “espressione”.

In termini più specifici, il metodo Delphi è una tecnica usata per ottenere risposte ad un problema da un gruppo (panel) di esperti indipendenti attraverso due o tre round. Dopo ogni round un amministratore fornisce un anonimo sommario delle risposte degli esperti e le loro ragioni. Quando le risposte degli esperti cambiano leggermente tra i vari round, il processo è arrestato, infine tra le risposte al round finale viene eseguita una sorta di media matematica. La tecnica può essere adottata per incontri faccia a faccia, in questo caso il metodo viene chiamato Mini-Delphi o Estimate-talk-Estimate (ETE).

Perché non piace ai comitati?
Abbiamo raccolto l’opinione di Marko Urukalo, del Comitato Ferrovieri. “Il Metodo Delphi -ci dice- è un questionario inventato negli anni ’50, ai tempi della Guerra Fredda, e viene utilizzato soprattutto nelle aziende. Contestiamo proprio questo metodo e la sua tempistica. Farlo ad agosto con un limite di consegna molto ristretto (la prima parte entro il 7 agosto) ripete il meccanismo di urgenza e fretta utilizzato a dicembre quando fu approvato lo studio di fattibilità.
Riteniamo che non si possa affrontare un’opera così grande ed invasiva scegliendo un meccanismo che prevede solo 14 partecipanti, che rappresentano diverse associazioni. Noi del Comitato Popolare Ferrovieri, che siamo un comitato informale, ne siamo esclusi. Ma anche le associazioni a cui è stato inviato il questionario si sono rifiutate di partecipare. Ci rifiutiamo perché non è democratico, chiediamo un processo di informazione massiccio e una partecipazione della cittadinanza che non si fa in questo modo, coinvolgendo alcuni ‘privilegiati’. Contestiamo poi la sua forma tendenziosa, poiché è comporto da una lettera di presentazione deviante che orienta l’opinione verso una presunta bontà del progetto stesso. Ci sono poi domande a trabocchetto con lo scopo di arrivare ad una conclusione condivisa. Serve insomma una fase concreta e urgente di coinvolgimento. Abbiamo avuto un incontro con il sindaco il 3 di luglio, quando il Comune sapeva già del questionario, ma Variati non l’ha nemmeno nominato. E’ arrivato all’improvviso, dal nulla. E’ un fatto grave che non si informino e coinvolgano i cittadini, visto che il progetto definitivo arriverà a settembre. Le motivazioni della nostra opposizione sono abbastanza note (la creazione di due stazioni, una in Fiera e una a Borgo Berga, la dismissione dell’attuale stazione dei treni e la rivoluzione della viabilità ai Ferrovieri e non solo. Il nostro obiettivo è fermare il progetto così com’è, informare tutti e discutere le soluzioni in maniera condivisa perché stiamo parlando della più grande opera pubblica che riguarda Vicenza nel dopoguerra”


L’INTERROGAZIONE DEL M5S, presentata dal capogruppo Liliana Zaltron
“Premesso che:

– l’Amministrazione comunale di Vicenza per tramite il Dott. Guarti, con determina dirigenziale n. 1052 PGN. 1155 del 24 Giugno 2015, avente per oggetto: URBANISTICA – MODIFICA E INTEGRAZIONE DELL’INCARICO CONFERITO ALLA SOC. SISTEMA SNC DI VENEZIA (CON DETERMINA DIRIGENZIALE PGN 96433 DEL 1 9/12/2013) ha conferito alla sopracitata società l’incarico di avviare un’indagine per raccogliere opinioni e proposte sull’Alta Capacità a Vicenza;

– che la medesima società ritiene utile in ragione delle caratteristiche del “progetto Alta Capacità” proporre di utilizzare il metodo Delphy quale metodo di indagine, in quanto: “Il “Metodo Delphy”, con la sua particolare struttura, consente, tramite la somministrazione di questionari, di ottenere non soltanto opinioni singole, ma di sollevare un confronto tra gli esperti selezionati.”

– che la medesima società ha predisposto ed inviato una lettera ad un gruppo di “esperti selezionati”;

– che nella suddetta lettera si specifica che: “Non si tratta di “partecipazione”, ma di uno strumento finalizzato a raccogliere opinioni e temi verificando la convergenza e le differenze tra i partecipanti scelti come “esperti” e “testimoni” della realtà vicentina. L’obiettivo è quello di raggiungere una soddisfacente “convergenza” di giudizi – o comunque un’adeguata stabilità di valutazioni – relativamente ai nuovi assetti di trasformazione urbana.

Considerato:

– che tale consultazione effettuata col “metodo Delphy” non ha nulla di democratico in quanto chiede le opinioni solo a presunti esperti e non alla cittadinanza tutta interessata al progetto

– che il tutto appare come costruzione antidemocratica di un consenso attorno all’opera faraonica TAV/TAC, per il fatto che tale consenso si sta giorno dopo giorno “sgretolando” per la presa di coscienza della cittadinanza riguardo ad un’opera inutile, devastante e costosissima

– che tale indagine in questa fase è assolutamente inutile in quanto non si è ancora visto il ben che minimo progetto

Tutto ciò premesso, la sottoscritta Liliana Zaltron, nella qualità di consigliere comunale, chiede:

– se la scelta del metodo Delphy è una scelta concordata con i dirigenti comunali oppure se si tratta di una scelta autonoma da parte della ditta incaricata

– chi ha operato tale scelta all’interno del Comune stesso, nel caso sussista la prima ipotesi;

– con quale criterio si sono costruite le domande del questionario che in certi casi sono banali ed in altre fuorvianti (si pensi alla domanda 8a) dove le opere idrauliche sono ritenute “inutilmente costose”)

– con quale criterio si sceglieranno gli esperti (140) ai quali inviare il questionario;

– il motivo per cui questa pseudo consultazione popolare viene effettuata entro il 7 agosto (per i primi 14 “esperti”), visto che il Sindaco stesso ha più volte dichiarato che ora c’è tempo per discutere

– l’utilità di avviare questa consultazione in mancanza di un qualsivoglia progetto.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA

Testata Street Tg Autorizzazione: Tribunale Di Vicenza N. 1286 Del 24 Aprile 2013

Luca Faietti Direttore Fondatore ed Editoriale - Arrigo Abalti Fondatore - Direttore Commerciale e Sviluppo - Paolo Usinabia Direttore Responsabile

Copyright © 2024 Tviweb. All Rights Reserved | Tviweb S.R.L. P.Iva E C.F. 03816530244 - Sede Legale: Brendola - Via Monte Grappa, 10

Concessionaria pubblicità Rasotto Sas

Credits - Privacy Policy