VICENZA – Nomadi contro nomadi, interviene la polizia
Siamo abituati a documentare interventi delle forze dell’ordine contro i reati predatori che riguardano i nomadi e le loro vittime. Ma la storia di oggi è un po’ diversa… A chiamare la polizia sono stati gli stessi nomadi.
E’ successo ieri a Vicenza. Una donna di 29 anni della famiglia degli Halilovic, residente in via Torretti chiama la questura. Racconta che poco prima si trovava nei pressi della Caritas con i suoi due bambini di 4 e 8 anni. Ad un tratto sopraggiunge il cugino, sempre della famiglia degli Halilovic a bordo di un furgone e arrivato in prossimità della donna e dei bambini ad alta velocità frena bruscamente. La donna spaventata urla, inizia un diverbio, con urla, insulti e… stando al racconto, percosse. Non solo, la donna racconta che dopo che il cugino decide di ripartire, la figlia di 8 anni non c’è più. Il timore è che l’uomo l’abbia portata via. Le volanti quindi vanno a Torri dove risiede l’uomo. Lo trovano e trovano nei paraggi anche la bambina. Racconta di aver voluto fare uno scherzo e aver frenato apposta e che la donna avrebbe reagito esageratamente. Quanto alla presenza della bambina, non è chiaro se sia salita nel furgone di sua volontà o si sia nascosta. Mentre gli agenti cercano di far chiarezza sulla paradossale situazione arriva a Torri anche la mamma, visibilmente alterata, brandendo una mazza di quasi un metro con la ferma intenzione di picchiare il cugino. La donna è stata così denunciata per possesso ingiustificato di oggetto atto ad offendere.














