12 Maggio 2015 - 8.44

VICENZA – La provincia con il fucile in casa?

11216004_10152887396761395_1880631608_n

La nostra provincia sta guadagnando la ribalta nazionale sulla questione sicurezza. Dopo l’episodio della sparatoria di Ponte di Nanto, davanti alla gioielleria di Roberto Zancan e dopo la mobilitazione in favore del benzinaio Graziano Stacchio si susseguono le dirette televisive e non sempre ne esce un’immagine edificante. Ieri sera nel corso della trasmissione televisiva Piazzapulita, ennesimo raid degli inviati di LA7 ad Albettone. Ospite in studio il leader della Lega Matteo Salvini, incalzato dalle domande di Corrado Formigli. Il conduttore ha citato il caso di Albettone e di Joe Formaggio, i cartelli anti nomadi ed ha mandato interviste ad imprenditori della zona che, in nome della sicurezza hanno dichiarato che sparerebbero ai nomadi. Uno di loro ha testualmente detto ‘anche ai bambini’, se si introducessero nella sua privata. Seguivano poi immagini di manifesti del Duce, busti e annunci xenofobi. La domanda pressante a Salvini era: “lei vuole questi elettori della Lega?” Salvini ha glissato, affermando che la violenza è sempre sbagliata, ma che certe reazioni sono comprensibili quando la tua abitazione e la tua famiglia vengono messi in pericolo da continue ‘visite’ di bande di ladri. Formigli ha poi mandato un’intervista al vicequestore di Vicenza che ha presentato alcuni dati sulla criminalità ad Albettone, piccola capitale del ‘Veneto con il fucile in casa’. Nel Comune berico furti e rapine sarebbero episodi molto rari. Salvini ha risposto che numeri così bassi sono determinati dal fatto che molte persone rinunciano ormai a sporgere denuncia in caso di furto. Formigli non ha chiarito se i dati si riferissero solo alla questura o anche ai carabinieri. Il paese si trova infatti a 30 km da Vicenza, sede della questura e le forze dell’ordine più vicine sono quelle dei carabinieri di Campiglia dei Berici. Riassumendo, dai servizi televisivi mandati in queste settimane ne esce l’immagine di una provincia con il fucile in casa, xenofoba, chiusa, retriva… Un’immagine che forse infastidisce tanto gli elettori di destra che di sinistra, considerando che il Veneto e Vicenza hanno una lunga tradizione di accoglienza. La popolazione straniera raggiunge in alcuni Comuni il 24% e gli immigrati regolari convivono tranquillamente con gli italiani. Ancor più strano è che nessuno dei candidati in Regione intervenga per fare chiarezza, per dare un quadro preciso della situazione sulla sicurezza, per parlare del un Veneto ‘normale’ e del Veneto ‘meno normale’.
A. Balsamo – Tviweb

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA