19 Dicembre 2016 - 16.32

VICENZA – Calano le esportazioni ma tessili e alimentari sono al top

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Le esportazioni manifatturiere vicentine calano del 3,2% nei primi nove mesi del 2016. Rallentano le
esportazioni verso i mercati avanzati (-5,2%) mentre crescono verso i mercati emergenti (+1,1%).
Anche le esportazioni dei settori a maggior concentrazioni di MPI risentono dell’incertezza dei mercati
internazionali segnando un calo del -1,5% rispetto ai primi nove mesi del 2015, benché meno intenso rispetto al
totale manifatturiero. In particolare, l’export di Altri prodotti manifatturieri cala dell’8,9% (-102,4 milioni di
euro) e gli Articoli di abbigliamento (anche pelle e pelliccia) del -4,6% (-44,6 milioni di euro), mentre crescono le
vendite di Legno e prod. in legno e sughero (+11,7%, +5,1 milioni di euro), Prodotti tessili (+9,4%, +34,0 milioni
di euro), e Prodotti alimentari (+7,6%, +22,7 milioni di euro).
Nei primi nove mesi del 2016, le esportazioni manifatturiere della provincia di Vicenza segnano
un calo del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La dinamica vicentina risulta
in controtendenza rispetto al trend regionale che segna un variazione positiva pari a +0,7%
rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. In particolare in Veneto, si evidenziano le
contrazioni della domanda manifatturiera estera per Rovigo (-4,4%) e Vicenza (-3,2%).

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Analizzando le variazioni tendenziali trimestrali si osserva che i tre trimestri del 2016 registrano le
uniche variazioni negative osservate negli ultimi 20 trimestri considerati. Nel dettaglio le
esportazioni manifatturiere vicentine calano del 4,3% nel I trimestre 2016, del -4,9% nel II trimestre
e nel III trimestre segnano un più contenuto -0,1%.

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Considerando i principali mercati di destinazione delle esportazioni manifatturiere vicentine, in
controtendenza al generale calo si osservano significative crescite delle vendite in Romania
(+11,3%, pari a +34,7 milioni di euro), in Russia (+10,2%, pari a +23,4 milioni di euro), in Cina
(+6,3%, pari a +22,5 milioni di euro), in Repubblica ceca (+2,7%, pari a +6,2 milioni di euro), in
Spagna (+1,6%, pari a +4,2 milioni di euro) e in Polonia (+0,3%, pari a +1,1 milioni di euro).

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Dall’altra parte, invece, le contrazioni più consistenti dell’export vicentino si riscontrano nei
mercati di Svizzera che cala del 40,6%1
pari a -350,2 milioni di euro, Hong Kong -12,0% pari a –
49,1 milioni di euro, Emirati Arabi Uniti -7,2% pari a -19,2 milioni di euro, Austria -6,1% pari a –
17,6 milioni di euro e Stati Uniti -5,7% pari a -59,5 milioni di euro.
Le esportazioni verso i mercati emergenti sono in aumento del +1,1% rispetto ai primi nove mesi
del 2015, mentre verso i mercati avanzati calano del 5,2%, su cui impatta notevolmente
l’andamento della Svizzera che spiega il 79,0% della flessione dei mercati avanzati.
In generale, al netto del crollo del mercato elvetico le esportazioni manifatturiere di Vicenza
sarebbero diminuite dello 0,4%, variazione quasi 8 volte inferiore al -3,2% registrato.

Le esportazioni nei settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese
I settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese (MPI)2
rappresentano il 47,0% delle
vendite all’estero dei prodotti manifatturieri vicentini, per un valore nei primi nove mesi del
2016 pari a 5.714,4 milioni di euro, collocando Vicenza al secondo posto tra le province italiane per
valore esportato.
Nel periodo gennaio-settembre 2016 l’export dei settori di MPI segna una flessione pari a -1,5%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contrazione più contenuta rispetto al -3,2% del
totale manifatturiero.
In controtendenza rispetto al generale andamento risultano le esportazioni di Legno e prodotti in
legno e sughero (esclusi mobili) che nei primi nove mesi del 2016 aumentano dell’11,7% pari a
+5,1 milioni di euro, Prodotti tessili che segnano un +9,4% pari a +34,0 milioni di euro, Prodotti
alimentari con +7,6% pari a +22,7 milioni di euro, Articoli in pelle e simili con +0,5% pari a +9,5
milioni di euro e Mobili con +0,4% pari a +1,0 milione di euro.

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In calo, invece, i restanti quattro settori: i Prodotti delle altre industrie manifatturiere segnano
una flessione del -8,9% rispetto ai primi nove mesi del 2015 (pari a -102,4 milioni di euro), seguono
gli Articoli di abbigliamento (anche in pelle e pelliccia) che diminuiscono del 4,6% (pari a -44,6
milioni di euro, i Prodotti in metallo esclusi macchinari e attrezzature che segnano un -1,2%
(pari a -9,8 milioni di euro) e, infine, i Prodotti della stampa e riproduzione di supporti
registrati che segnano un -70,0% pari a 0,5 milioni di euro.
Le vendite all’estero di prodotti dei settori MPI si distribuiscono equamente tra i paesi Ue a 28
(50,0%) e i paesi extra Ue (50,0%). Questi ultimi mostrano una maggior flessione delle esportazioni
pari a -2,1% nei primi nove mesi del 2016, mentre la paesi Ue segnano un leggero -0,9%.
Soffermandosi sulle destinazioni europee, si osservano delle crescite dell’export per Legno e
prodotti in legno e sughero (esclusi mobili) pari a +11,7%, Prodotti tessili +8,5%, Mobili +3,3%
e Articoli in pelle e simili +0,6%. Le esportazioni destinate ai mercati extra Ue segnano una
crescita per i Prodotti alimentari pari a +29,1%, Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi
mobili) +11,6%, Prodotti tessili +11,1%, Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
+1,4% e Articoli in pelle e simili +0,4%

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