11 Luglio 2022 - 9.48

VENETO – Raffica di interventi in montagna: due morti, feriti, crisi di panico, cani persi, slogature, sentieri sbagliati e molto altro

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Sono moltissimi gli interventi del Soccorso Alpino del Veneto in montagna durante il weekend. Eccoli nel dettaglio

DOMENICA 10

MORTO RECUPERATO

Attorno alle 13.45 la Centrale del Suem è stata contattata dal gestore del Rifugio Torrani, allertato da un escursionista di passaggio che aveva visto precipitare una persona dalla Ferrata Alleghesi.

Sul posto si è portato l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano e dopo un sorvolo ha individuato il corpo senza vita, provvedendo al suo recupero e trasportandolo a valle. La salma – non sono note le generalità della persona –  è stata quindi affidata al carro funebre e accompagnata nella camera mortuaria di Forno di Zoldo. Sul posto Carabinieri e Soccorso alpino della Val di Zoldo.

DUE INTERVENTI – CADE DALLA MOUNTAIN BIKE – DUE TEDESCHI PERSI

Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata inviata attorno alle 13 al Rifugio Sennes, dove si trovava una ciclista che si era fatta male cadendo dalla mountain bike. I soccorritori hanno raggiunto C.B., 66 anni, di Cassola (VI), e le hanno prestato le prime cure. Dopo avere caricato anche la sua bici sul fuoristrada, hanno quindi accompagnato la donna fino all’ospedale di Cortina. Verso le 16 un altro allarme, lanciato da una coppia di turisti tedeschi – lui 61 anni, lei 44 anni – che, arrivati nella parte finale della Ferrata della Cengia Gabriella nel Gruppo del Popera, non erano più in grado di proseguire per la stanchezza. L’elicottero di Dolomiti Emergency, una volta sul posto, ha sbarcato l’equipe medica al Rifugio Carducci, per poi volare nel punto in cui si trovavano i due. Recuperati uno alla volta dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri, gli escursionisti sono stati poi lasciati al Carducci.

19enne VICENTINO FERITO

Gallio (VI)- Alle 14 circa, una squadra del Soccorso alpino di Asiago, che stava facendo assistenza al Raduno triveneto degli alpini sull’Ortigara, è stata dirottata sul sentiero di rientro da Cima Mandriolo, dove un giovane escursionista, che si trovava con tre amici, aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia. Dopo averlo raggiunto con il fuoristrada, i soccorritori hanno immobilizzato la gamba di F.F., 19 anni, di Creazzo (VI), per poi trasportarlo fino alla sua macchina e da lì, guidare lui e gli amici all’ospedale di Asiago.

CRISI DI PANICO

Alle 12.40 circa la Centrale del 118 è stata allertata da un’escursionista bloccata da una crisi di panico, non distante da Forcella San Lorenzo, sulle Marmarole. M.P., 51 anni, di Vigo di Cadore (BL), stava percorrendo da sola la Ferrata Amalio Da Pra, quando, in un tratto in cui il cavo si interrompe e bisogna attraversare un canale per poi riprendere la ferrata, aveva iniziato a risalire qualche metro una traccia che aveva trovato, sbagliando itinerario, e si era fermata poco dopo. Una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore è partita per andare in suo aiuto, ha raggiunto Forcella San Lorenzo per poi attaccare la Ferrata e individuarla a breve. Dopo averla assicurata i soccorritori sono quindi tornati sui loro passi assieme alla donna, per arrivare al sentiero e scendere con lei fino al Rifugio Ciareido, da dove la hanno accompagnata in jeep alla macchina al Pian dei Buoi.

Verso le 13 è scattato l’allarme per un ciclista colto da malore in località Valmenera a Tambre. Le condizioni dell’uomo, che era sdraiato a terra assistito da due persone, sono subito state valutate dall’equipe medica dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, sbarcata nelle vicinanze assieme al tecnico di elisoccorso. Imbarcato, R.D.P., 63 anni, di Santa Giustina (BL), è stato trasportato all’ospedale di Belluno per le verifiche del caso.

A Cortina d’Ampezzo una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza ha raggiunto L.Z., una venticinquenne di Auronzo di Cadore (BL), che era stata punta dalle vespe, mentre si trovava nei pressi del Ponte Outo, alle Cascate di Fanes. La ragazza è stata accompagnata al Codivilla dai soccorritori per i dovuti accertamenti.

Ad Auronzo di Cadore, una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è stata inviata sul Monte Agudo, poiché, a seguito di un probabile malore, un diciassettenne di Ala (TN), aveva perso i sensi, era caduto a terra e aveva sbattuto il volto. I soccorritori hanno preso in carico il ragazzo, per poi accompagnato direttamente al pronto soccorso.

Poco prima delle 14, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato nel Gruppo della Moiazza, sulla Torre del Camp, comune di Agordo, per un incidente in parete lungo la Via Bien. Primo di una cordata di tre, un alpinista era infatti volato qualche metro sopra i compagni fermi in sosta, una protezione non aveva retto l’urto e lo scalatore aveva sbattuto sulla roccia una quindicina di metri più sotto. Lanciato l’allarme, uno dei compagni si era calato da lui. Individuato il punto, l’eliambulanza ha sbarcato il tecnico di elisoccorso con 35 metri di verricello. L’infortunato, G.O., 27 anni, di San Donà di Piave (VE), è stato recuperato e trasportato al campo base al Rifugio Carestiato, dove attendevano medico e infermiera dell’equipaggio e dove ha dato il proprio supporto anche il gestore, componente del Soccorso alpino di Agordo. Mentre venivano prestate le prime cure per un sospetto politrauma, l’eliambulanza è tornata in parete a prendere anche i due compagni. Il ferito è stato trasportato all’ospedale di Belluno.

CADUTA DA MOUNTAIN BIKE

Vittorio Veneto – A mezzogiorno il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato attivato per una ciclista caduta in discesa dal Col Visentin. E.M., 54 anni, di Casier (TV), che si trovava in compagnia, perso il controllo della propria mountain bike, era finita a terra all’altezza del primo tornante dopo Forcella Zoppei. La donna è stata raggiunta da una squadra che le ha prestato le prime cure assieme al personale sanitario dell’ambulanza, sopraggiunta nel frattempo. L’infortunata, con sospetti traumi allo sterno e a una mano, è stata assistita poi dall’equipe medica dell’elicottero di Dolomiti Emergency, atterrato nelle vicinanze. Una volta imbarellata, è stata caricata a bordo e trasportata all’ospedale di Belluno.

CADUTA DA PARETE

Livinallongo del Col di Lana – Attorno alle 11 l’elicottero di Dolomiti Emergency è stato inviato dalla Centrale del Suem nella zona di Passo Giau, dove un’alpinista era caduta dalla parete della Croda Negra che stava scalando. Prima di cordata, sul tiro iniziale, L.B., 31 anni, di Venezia, è volata, le protezioni che aveva inserito nella roccia sono uscite e lei è arrivata a terra, una quindicina di metri più in basso, riportando un possibile grave trauma al piede. Sbarcati con un verricello di 20 metri, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le cure urgenti alla ragazza e, dopo averla stabilizzata, la hanno caricata in barella. Issata a bordo, l’infortunata è stata trasportata all’ospedale di Treviso.

SABATO

TURISTA SPAGNOLO

Passate le 19 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio 7° Alpini, dove un escursionista di passaggio, che si era imbattuto in lui lungo il sentiero, aveva accompagnato un turista spagnolo in difficoltà, a seguito di un probabile trauma al ginocchio. Dopo essere stato controllato, l’uomo è stato caricato a bordo e trasportato all’ospedale di Belluno per le opportune verifiche.  

INFORTUNIO IN FALESIA

Alle 16.20 circa il 118 è stato attivato per un freeclimber caduto nella falesia di Podenzoi. Y.D.M., 32 anni, di Gorizia, perso l’appiglio era volato, finendo a testa in giù contro la parete. La compagna che gli faceva sicurezza lo aveva quindi calato per alcuni metri fino a terra. Sul posto sono arrivati una squadra del Soccorso alpino di Longarone e L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato con un verricello di 40 metri equipe medica e tecnico di elisoccorso. Prestate le prime cure per le escoriazioni e il probabile trauma cranico riportato, l’infortunato è stato imbarellato, spostato dai soccorritori in un punto agevole per il recupero, issato a bordo e accompagnato all’ospedale di Belluno.

PRECIPITA E PERDE LA VITA

Attorno alle 12.30 la Centrale del Suem è stata allertata per un escursionista precipitato sul Lagazuoi. L’uomo, che si trovava con la moglie e un’altra persona, si stava dirigendo all’ingresso a monte delle Gallerie, quando è inciampato cadendo a lato del sentiero e precipitando nel vuoto. Dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Cortina che si trovava casualmente sul posto, il Pelikan ha effettuato la ricognizione della parete, individuando il corpo senza vita un centinaio di metri più in basso. Sbarcati soccorritore ed equipe medica con il verricello, non si è potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, E.G., 68 anni, di Roma. L’elicottero è quindi volato a imbarcare una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina per procedere ai dovuti rilievi. Una seconda squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata poi portata in quota in supporto alle operazioni di recupero della salma che, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, è stata trasportata al Col Gallina, per essere affidata al carro funebre. 

VICENTINO SCIVOLA SUL SENTIERO

Mentre con altri compagni stava rientrando dopo aver scalato sul Baffelan, un alpinista è scivolato lungo la ripida via normale ed è ruzzolato tra le rocce per una quindicina di metri. L’allarme è scattato attorno alle 14, lanciato da due soccorritori della Stazione di Recoaro – Valdagno sul posto, che hanno subito raggiunto A.D.M., 37 anni, di Valdagno (VI). Prestatagli prima assistenza per un sospetto trauma alla spalla, visto che era in grado di muoversi autonomamente, i soccorritori lo hanno aiutato a scendere fino alla macchina per poi accompagnarlo al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.

DUE INTERVENTI NEL BELLUNESE

Alle 12.30 circa la Centrale del Suem è stata allertata da una cordata di alpinisti, dei quali uno volato sulle Tre Cime di Lavaredo. Al cellulare il chiamante straniero diceva che l’incidente era avvenuto sui primi tiri dello Spigolo Dibona sulla Grande e che il compagno si era fatto male a una gamba. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è quindi volato ad Auronzo di Cadore e si è avvicinato in ricognizione alla parete, verificando la presenza unicamente di cordate in normale progressione. Dopo aver controllato due volte fino alla Croce di vetta, l’equipaggio ha poi notato una persona che si sbracciava sul ghiaione alla base della montagna, dando indicazioni verso la Cima Ovest. La cordata in difficoltà, che si era calata, si trovava in realtà ai piedi della Cima Ovest, su cui aveva attaccato lo spigolo Demuth. L’alpinista infortunato a una caviglia, un 56enne polacco, è stato recuperato e trasportato all’ospedale di Belluno. 

Poco prima delle 14 il Soccorso alpino di Feltre è stato attivato per un parapendio precipitato a Croce d’Aune, nel comune di Sovramonte, il cui pilota non aveva riportato conseguenze, ma era rimasto sospeso tra i rami di un faggio a una quindicina di metri da terra. Una squadra ha raggiunto il punto, a 1.024 metri di quota, sulla strada che va verso Campo, è con tecniche di tree climbing ha raggiunto, assicurato e calato a terra G.D.L., 50 anni, di Desio (MB). I soccorritori hanno poi aiutato l’uomo a recuperare anche la vela rimasta sull’albero.

ALTRI DUE INTERVENTI

Alle 11.40 l’elicottero di Dolomiti Emergency è stato inviato dalla Centrale del 118 lungo il sentiero 215 che sale al Rifugio Vandelli, per un’escursionista che era scivolata sbattendo il volto. Sbarcati con un verricello nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure a G.B., 60 anni, di Godega di Sant’Urbano (TV), a seguito del possibile trauma cranico riportato. Imbarellata, la donna è stata issata a bordo e trasportata all’ospedale di Belluno. Poco prima delle 13 l’eliambulanza di Cortina è stata poi inviata a Forcella Forada, per un incidente ciclistico su una strada forestale dove passa il sentiero 468. F.B., 71 anni, di Follonica (GR), che si trovava con altre persone, era infatti caduto dalla mountain bike e aveva perso coscienza per un colpo alla testa. Raggiunto da una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore arrivata in fuoristrada e dall’equipe medica e dal tecnico di elisoccorso calati nel bosco con il verricello, all’uomo, che si era nel frattempo ripreso, è stata subito prestata assistenza sanitaria. Caricato in barella, è stato poi spostato in jeep di 500 metri fino allo spiazzo dove era atterrato l’elicottero. Trasferito a bordo, l’infortunato è stato accompagnato all’ospedale di Belluno.

INTERVENTO CIME DI LAVAREDO

Ieri sera verso le 20.15 la Centrale del 118 è stata allertata per un alpinista austriaco che, calandosi in corda doppia dalla vetta della Cima Grande di Lavaredo, era rimasto sospeso nel vuoto. Dopo aver scalato una via, anziché scendere lungo la normale, E.W., 65 anni e la compagna di cordata avevano subito iniziato la prima doppia verso la Cima Ovest, dopo aver trovato il tracciato a spit della Via Zambelli e in un punto dove poi la parete in rientranza diventa strapiombante l’uomo era rimasto presto staccato di un decina di metri. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato alle Tre Cime, ha effettuato un sorvolo individuando la coppia ed è sceso al Rifugio Auronzo a lasciare l’equipe medica. Tornata a circa 2.700 metri di quota, con parecchio vento, l’eliambulanza ha calato il tecnico di elisoccorso per una sessantina di metri con il verricello. Il soccorritore ha agganciato le corde e raggiunto l’alpinista, per poi recuperarlo. In una seconda rotazione ha poi imbarcato anche la compagna ferma in sosta più sopra. Entrambi sono stati trasportati al Rifugio Auronzo. 

Prima l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Cortina, era invece intervenuto sulla Ferrata Lipella, poiché un’escursionista di Mira (VE), era bloccata dalla stanchezza e dal freddo sotto le Tre Dita. La donna e l’altro escursionista che si trovava con lei sono stati recuperati e trasportati a valle. Pronta a intervenire in supporto alle operazioni una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza.

Il Soccorso alpino della Val Biois infine si era attivato alle 14.20 per aiutare una coppia nella ricerca del loro cane a Falcade. Tena, una femmina di cane corso, mercoledì dopo aver toccato con il muso un recinto elettrificato, aveva iniziato a tirare il guinzaglio riuscendo a togliersi la pettorina e scappando nel bosco nella zona di Malga Le Buse. Purtroppo i soccorritori rientrati a sera non sono riusciti a ritrovarla. 

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