Variati e la Provincia al tracollo con 200 dipendenti verso la mobilità – La Lega: “Parla con il tuo premier”

Non si risolve ancora l’enigma della gestione della Provincia di Vicenza e con esso quello delle altre provincie italiane. Taglio dei fondi, richieste esorbitanti da Roma, poca chiarezza sulle competenze e non ultimo il problema dei dipendenti. Circa 200 persone sono destinate alla mobilitá (il 50% del personale). Non finiranno su una strada, ma il trasferimento verso qualche altro ufficio regionale o statale. Ieri consiglio allargato con i senatori Veneti. Presenti Santini e Filippin (PD) Cappelletti (M5s). La Lega respinge l’invito di Variati e lo invita a parlare con il suo premier Renzi a Roma. «La Lega ha sempre difeso le Province, soprattutto quelle ben gestite e virtuose, come la Provincia di Vicenza – recita una nota dei senatori Stefani e Busin -. Oggi noi non eravamo presenti perché non dobbiamo rispondere a nessun appello. Variati parli con il suo leader e premier Renzi. Scopre solo ora che le province non sono state abolite? I tagli lineari sono la più grande ingiustizia territoriale ai danni degli enti virtuosi».
Variati si trova a dover dare a Roma 24 milioni di euro e a non ricevere nulla. Quindi sono a rischio la manutenzione delle strade e delle scuole. La legge di stabilitá prevede un taglio di 1 miliardo per tre anni, fino all´azzeramento del bilancio. La fase è di transizione perché sarà proprio Roma a dover decidere deleghe e competenze, se allargarle all’area vasta delegarle ad altri enti locali. Tutto dipenderà dalle norme transitorie, che dovranno evitare. Il presidente Variati, al Consiglio provinciale convocato ieri pomeriggio ha spiegato che «la battaglia principale si giocherà proprio in Senato dove il Governo e spero anche i nostri rappresentanti presenteranno emendamenti sugli enti locali”.
I senatori veneti hanno garantito l’impegno su due fronti: completare la riforma rapidamente (ma ci sono quattro passaggi parlamentari da superare) e cercare di ridurre i tagli. Sulla mobilità dei dipendenti hanno assicurato che presenteranno un emendamento in Senato. Variati definisce la provincia un ente virtuoso e chiudere senza andare in dissesto finanziario nonostante gli 8 milioni e 100 mila euro che lo Stato ci chiede, è un´assunzione di responsabilità non indifferente. I sacrifici, se ci sono, devono essere equilibrati. Il presidente ha anche chiesto all´Unione province italiane l´organizzazione di un´assemblea nazionale in vista del voto sulla legge di Stabilità. Il problema infatti riguarda tutte le provincie italiane.