Tensione nel carcere veneziano, rafforzati i controlli attorno all’istituto

Momenti di agitazione si sono registrati nel pomeriggio di domenica 28 dicembre all’interno del carcere maschile di Venezia, dove si è verificata una protesta che ha richiesto un innalzamento del livello di attenzione e il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nell’area circostante.
L’episodio sarebbe maturato in un contesto già complesso, aggravato dalle festività e dal problema del sovraffollamento, che rendono particolarmente difficile la permanenza in cella per i detenuti, soprattutto per l’impossibilità di mantenere contatti regolari con i familiari. Dall’esterno sarebbero stati percepiti rumori riconducibili alla protesta, con toni concitati e colpi contro le strutture interne.
Secondo le prime ricostruzioni, all’origine della tensione potrebbe esserci stato un contrasto tra alcuni reclusi, degenerato in un’agitazione collettiva che ha reso necessario predisporre un presidio di sicurezza rafforzato nella zona del penitenziario. La situazione è rimasta sotto controllo e, dopo alcune ore, gli animi si sono progressivamente calmati senza conseguenze rilevanti.
In serata il clima è tornato alla normalità, anche grazie alla mediazione interna e alla gestione dell’episodio da parte delle autorità competenti. L’attenzione resta comunque alta all’interno e all’esterno della struttura, sebbene episodi di questo tipo risultino poco frequenti nel carcere veneziano, salvo in occasione di particolari criticità o proteste legate a dinamiche più ampie del sistema penitenziario.













