STRISCIA-ROSINI: Protesta CUB: “ZTL per tutti!”
Continua ad avere strascichi la vicenda dell’imboscata di Striscia la Notizia al comandante dei vigili Cristiano Rosini, ‘beccato’ in ZTL da telecamere nascoste mentre accompagnava il figlio a scuola e la moglie in centro per acquisti. Dopo l’assoluzione del comandante da parte della commissione disciplinare interviene Maria Teresa Turetta del sindacato CUB Vicenza il più rappresentativo tra i dipendenti comunali. Si riapre quindi il dibattito.
“Non ci sorprende l’archiviazione disciplinare dell’imbarazzante caso Rosini -scrive in un comunicato- visto che la commissione disciplinare è costituita da dirigenti interni, colleghi del comandante; è noto a tutti infatti il detto popolare “cane non mangia cane.
In questo caso però la più deputata a fare indagini dovrebbe essere la Procura di Vicenza, già perché l’11 dicembre alle ore 18.53 (dati rilevabili dal filmato di Striscia) il Comandante doveva/poteva essere in servizio. Tra l’altro a quell’ora era in corso il Consiglio Comunale con un importante oggetto che riguardava proprio la mobilità a Vicenza ossia il tracciato Alta Velocità/alta capacità nel Comune di Vicenza con relative infrastrutture collegate.
Ora visto e considerato che è normale e non disciplinarmente punibile il fatto che un comandante usi il permesso Ztl per accompagnare, con il suo fuoristrada, i suoi cari a fare le compere in pieno centro storico, questo permesso a maggior ragione deve essere concesso anche a tutti gli agenti di P.L., e a tutti i lavoratori che in zona Ztl ci lavorano.
L’archiviazione disciplinare del caso Rosini, non ripulisce l’immagine dell’amministrazione comunale né quella del Comandante.
La pubblica amministrazione sta andando male perché i furbetti e i corrotti la stanno prosciugando a spese dei lavoratori e dei cittadini.
Le notizie di questi giorni, sugli scandali legati ai casi di corruzione negli appalti delle grandi opere come la TAV, riescono oramai a stupire solo il nostro primo cittadino.
Ai lavoratori diciamo ancora una volta di non avere paura di questa dirigenza: i facili costumi e le ruberie si combattono denunciandole e lottando in modo unitario”.














