17 Ottobre 2017 - 9.50

SCHIO – Federico e Brave Potions, la startup milionaria che sconfigge la paura dei piccoli pazienti

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Non sono pochi gli adulti che ricordano con terrore il primo esame del sangue o la prima carie curata.  In questi casi, lo sappiamo, le parole servono a poco, tuttavia, e questa è la grande ricchezza dell’infanzia, basta poco ad un bambino per reinventare con la fantasia la realtà che lo circonda e trasformare tutto in un gioco, un gioco nel quale tutto è possibile, anche diventare dei super eroi. Il team di Brave Potions ha sviluppato un prodotto, che si chiama non a caso SuperPoteri, partendo proprio da questa semplice consapevolezza e sfruttando gli “effetti magici” di alcune tecnologie digitali come il riconoscimento facciale e la realtà aumentata. E il creatore di questa già lanciatissima e remunerativa start up è un giovane scledense, Federico Simionato. Federico, che della startup è il COO e il Co-Founder, insieme ad Alberto Piras (CEO), racconta che l’idea di Brave Potions, così come la sua amicizia con Alberto, sono nate durante un Innovaction Camp nel 2015, la competition interna al programma Innovaction Lab, e che la startup ha seguito il sesto batch di accelerazione in LUISS ENLABS. Nel nome è racchiusa la mission principale della startup. Brave Potions significa “Pozioni del Coraggio” e vuole infondere coraggio, grazie alla magia, nei piccoli pazienti che stanno per affrontare il loro il primo esame del sangue o la cura della loro prima carie.  Il primo servizio di Brave Potions si chiama “Superpoteri!” ed è un’applicazione gratuita che permette ai piccoli pazienti di immedesimarsi in uno dei quattro personaggi fantastici che, come loro, sperimentano le prime difficoltà di un mal di denti, di un’influenza o di un prelievo, e le superano attraverso l’aiuto del dottor Pozione, un mago medico che cura tutti con la magia. All’interno dell’app si possono vedere le caratteristiche dei diversi personaggi e guardare i cartoni delle loro avventure. Episodi che si trasformano in realtà direttamente all’interno dello studio medico quando gli strumenti medicali vengono decorati da speciali cover con le immagini dei personaggi che “trasformano, agli occhi dei bambini, in pozioni magiche i dispositivi. Il medico o il dentista devono solo chiedere ai piccoli pazienti i personaggi nei quali desiderano trasformarsi ed applicare la cover ai loro strumenti”, spiega Federico. Dopo il trattamento i bambini possono portare a casa la “Carta del personaggio” dove è riportato anche il potere che hanno acquisito e vedere gli effetti della magia, semplicemente scattando una foto che grazie alla realtà aumentata modifica l’immagine aggiungendo le caratteristiche dell’eroe prescelto, dimostrando l’avvenuta trasformazione. “Ogni bambino può decidere quale storia vivere già da casa. Per ora è possibile scegliere tra quattro personaggi: una fatina, un supereroe, un ninja e una streghetta,alle prese con piccoli problemi di salute. Modifichiamo o sostituiamo le avventure a mano a mano che ci arrivano riscontri dagli utenti. Ad esempio avevamo inserito il personaggio di un pirata che piaceva molto ai grandi ma non veniva mai scelto dai più piccoli. E da noi sono loro che comandano”.Quello dei giovani imprenditori è un approccio innovativo ad un problema molto concreto per tutte le strutture sanitarie che si occupano specificamente di cure pediatriche, che rilassa i bambini rendendoli più collaborativi al momento della visita, di modo che i medici possano lavorare con più tranquillità migliorando così il rapporto tra loro e i piccoli pazienti. Dietro Brave Potions c’è un team oggi numeroso (7 persone), diviso tra Roma e Cagliari, che oltre alla parte commerciale e strategica, segue il lavoro creativo, dalle illustrazioni allo storytelling, e sviluppa le tecnologie. Il risultato è un sistema di gamification che inizia nella sala d’attesa e accompagna il paziente lungo tutte le fasi di una visita o di un esame, aiutando i bambini e le famiglie, e facilitando anche molto il lavoro dei medici. Il servizio è del tutto gratuito per i bambini che si sottopongono alla visita, mentre medici e dentisti acquistano il prodotto. Ad oggi i clienti della startup sono una trentina di studi medici e dentistici e laboratori di analisi e prelievi, ma Federico racconta che è iniziata una collaborazione con l’ospedale pediatrico Bambin Gesù che sta sperimentando il prodotto e che farà una pubblicazione scientifica verticale sui risultati ottenuti. La startup, dal 2015 ad oggi, ha già raccolto più di 350mila euro tramite bandi pubblici e round di investimento, e per continuare a crescere punta a portare i Super Poteri anche fuori dagli studi, dentro le case, per accompagnare i  bambini in tutto il percorso della cura e della guarigione.

 

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