28 Aprile 2020 - 9.23

Reddito di cittadinanza nel Vicentino: 9 casi di percezione illecita per 50mila euro totali

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L’intensificazione delle attività di contrasto al fenomeno delle frodi nel comparto delle prestazioni sociali erogate a sostegno delle fasce deboli della collettività ha consentito di individuare 9 casi di illecita percezione del reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di 50.000 euro.

I Finanzieri sono riusciti ad individuare i 9 nuclei familiari che fraudolentemente hanno percepito il reddito di cittadinanza.

Nel corso dei controlli, eseguiti nei giorni scorsi nel capoluogo ed in alcuni comuni della provincia, i finanzieri hanno riscontrato irregolarità nelle dichiarazioni e nei documenti allegati alle richieste presentate dagli interessati ai competenti uffici dell’I.N.P.S. ai fini dell’ottenimento del reddito di cittadinanza.

Le posizioni controllate hanno fatto emergere come i richiedenti avessero presentato delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DD.SS.UU.) non veritiere.

I controlli eseguiti hanno riguardato percettori di reddito di cittadinanza, e loro nuclei familiari, localizzati nei comuni di Vicenza, Altavilla Vicentina, Montebello Vicentino, Recoaro Terme, Schio, Pojana Maggiore, Lonigo ed Asiago.

All’esito dei controlli le Fiamme Gialle vicentine hanno proposto all’I.N.P.S. di Vicenza il blocco di 9 distinte posizioni ed il recupero delle indebite percezioni per un totale pari a 50.000 euro.

I contesti oggetto di investigazione hanno fatto emergere, in un caso, che il percettore (soggetto residente a Vicenza), qualche mese dopo aver ottenuto il beneficio dell’ammissione al reddito di cittadinanza, aveva costituito ed avviato un bar ad Altavilla Vicentina assumendo, peraltro, la legale rappresentanza della stessa, omettendo di comunicare all’I.N.P.S. l’intervenuta variazione e continuando, così, a percepire indebitamente le erogazioni mensili; in un altro caso (Montebello Vicentino) è emersa la falsità della D.S.U. presentata dal richiedente in quanto lo stesso aveva omesso di dichiarare la percezione di emolumenti da lavoro dipendente percepiti da un soggetto giuridico nel periodo di riferimento nascondendo anche la circostanza di avere la rappresentanza legale di 6 società di capitali; diverso il caso riscontrato in Lonigo dove  a seguito degli accertamenti è emerso che un soggetto percettore di reddito di cittadinanza aveva omesso di comunicare all’Ente erogatore (I.N.P..S.) il sopravvenuto stato di detenzione domiciliare cui era stato sottoposto per spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma.

Negli altri casi, gli accertamenti svolti dai finanzieri hanno fatto emergere la presentazione all’I.N.P.S. di autocertificazioni non veritiere ed omissive.

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