Ospedale di Arzignano-Montecchio Maggiore: inaugurato oggi il primo stralcio

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È stato inaugurato questa mattina, alla presenza del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il primo stralcio del nuovo ospedale di Arzignano-Montecchio Maggiore, che per i suoi standard progettuali e costruttivi, le dotazioni tecnologiche e l’attenzione al confort e accoglienza degli utenti si pone come una struttura all’avanguardia tra le strutture ospedaliere regionali e nazionali.
Le caratteristiche del nuovo ospedale
È una struttura composta da due emicicli (Nord e Sud) e una piastra centrale, oltre ad un polo logistico e un polo tecnologico. La sua realizzazione avverrà a stralci (due) ed il cronoprogramma prevede il completamento dell’opera dal punto di vista edilizio entro l’anno 2027. Il primo stralcio, inaugurato oggi, comprende 3 semipiani dell’Emiciclo Nord. L’Ospedale si svilupperà su una superficie complessiva di 49 mila mq, articolati su 8 piani (di cui 6 con attività sanitaria e due dedicati ad aree tecniche).
I posti letto ordinari sono 225, così come previsto da DGR 614/2019, di cui 32 camere singole e i rimanenti in camere doppie; a questi si aggiungono 10 posti letto per l’Osservazione Breve Intensiva in Pronto Soccorso; 12 per il Servizio di Dialisi, 6 per l’OBI pediatrico e ostetrico, 18 culle in Pediatria, oltre a 12 posti letto di Ospedale di Comunità.
Elevato sarà il comfort ospedaliero con stanze di degenza dotate esclusivamente di uno o due letti e tutti i posti letto possono beneficiare dei più innovativi sistemi di servizio per i degenti, quali connessione Internet e TV via cavo. Un ruolo importante nel miglioramento del benessere di degenti, utenti e visitatori ha anche l’attenzione all’utilizzo della luce naturale, che illumina tutti gli spazi interni.
Altro punto di forza è l’efficientamento energetico che consentirà la riduzione dei consumi elettrici grazie all’utilizzo di un impianto di riscaldamento e climatizzazione di ultima generazione, insieme a infissi e rivestimenti esterni ad alto isolamento.
Dal punto di vista organizzativo l’ospedale si baserà su un modello per intensità di cura: i pazienti bisognosi di un’elevata intensità assistenziale saranno collocati nei due emicicli posti a nord, mentre l’emiciclo a sud sarà destinato ai posti letto a media e bassa intensità di cura.
«L’inaugurazione di oggi rappresenta un evento che segnerà la storia della nostra Azienda – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Patrizia Simionato -. L’avvio, seppur parziale della nuova struttura ospedaliera, con un cronoprogramma di completa realizzazione entro il 2027, è la testimonianza tangibile di un continuo e costante impegno della Regione Veneto nell’investire in strutture ospedaliere innovative e, contestualmente, nel proseguire l’impegno di sviluppo delle strutture assistenziali del territorio. Ne è testimonianza la realizzazione della Casa della Comunità proprio in una area adiacente al nuovo ospedale per favorire il percorso assistenziale ospedale-territorio”.

Investimento e tappe salienti
Il tutto con un investimento complessivo di 135 milioni di euro: 94 milioni con fondi pubblici e 41 milioni con fondi privati secondo la formula del progetto di finanza. Già nei prossimi giorni inizierà la complessa fase di collaudo del primo stralcio, mentre proseguiranno in parallelo i lavori per la conclusione del secondo stralcio. Entro l’anno in corso è previsto l’ingresso dei primi pazienti nella nuova struttura, con l’attivazione al piano terra del nuovo Centro Dialisi, mentre al primo piano saranno trasferiti gli ambulatori della Brest-Unite ed infine al secondo piano saranno attivati gli ambulatori specialistici di Cardiologia e Neurologia.
Il trasferimento nel nuovo ospedale degli ambulatori della Breast Unit consentirà di liberare gli spazi nell’Ala Ovest del vecchio ospedale e di realizzare gli interventi edilizi necessari per l’attivazione della Casa della Comunità di Montecchio Maggiore. Quest’ultima struttura, la cui natura è territoriale e che – come detto – sarà allocata in un’area adiacente all’ospedale, favorirà il percorso del paziente ospedale-territorio in una ottica di presa in carico complessiva del paziente stesso.














