NANTO – Rapina alla gioielleria, identificato il morto, è un nomade
Il benzinaio iscritto nel registro degli indagati
Dopo il sanguinoso tentativo di rapina di Ponte di Nanto alla gioielleria LUXO di Robertino Zancan nel quale, dopo un conflitto a fuoco con un cittadino intervenuto è morto uno degli autori dell’assalto (trovato cadavere a bordo dell’auto con la quale si era allontanato dal luogo) è stato reso noto il nome del deceduto.
Si tratta di Albano Cassol di 40 anni, nomade.
Sono in corso le indagini, affidate al Sostituto Dr.ssa Gava, per la ricostruzione del complesso evento.
I Carabinieri ci fanno sapere che saranno condotte con tutta la debita accuratezza ma si presentano articolate e necessitano di plurimi accertamenti tecnici, per cui gli esiti non possono essere immediati, anche quanto alla necessaria ricostruzione dinamica dell’accaduto.
“In funzione di esse -fanno sapere- l’iscrizione a registro degli indagati del cittadino intervenuto, Stacchio Graziano, è atto dovuto, reso indispensabile dall’esigenza di garantire la partecipazione e l’interlocuzione della Difesa agli accertamenti tecnici.
Pertanto, l’astratta ipotesi di reato che interessa lo Stacchio è quella di eccesso colposo in legittima difesa ovvero nell’uso legittimo delle armi, ma la situazione processuale sarà meglio determinata, sia sotto il profilo di configurazione giuridica che di effettiva responsabilità, solo all’esito delle indagini, che saranno compiute con ogni attenzione, obbiettività e diligenza”.














