Liberato il thienese ‘prigioniero’ a Marrakech, aggiornamento

“Il ragazzo è stato imbarcato per l’Italia. Arriverà a Fiumicino. Finisce un incubo durato due giorni e mezzo”. Con queste parole il consigliere comunale di Forza Italia di Vicenza, Roberto Cattaneo, annuncia la fine, o quasi, dell’odissea di Daniel Facci, 41enne di Thiene, che era ‘prigioniero’ all’aeroporto di Marrakech in Marocco.
Daniel Facci era partito sabato da Orio al Serio per una vacanza con amici nel Paese africano. Una volta atterato si è accorto che gli avevano rubato il borsello con carte di credito, tremila euro in contanti e tutti i documenti.
Ha avvertito la frontiera, che secondo la ricostruzione non ha controllato gli altri passeggeri. Da quel momento è stato bloccato nella zona ‘nera’, internazionale, una sorta di limbo dal quale non è potuto uscire fino ad oggi. Senza conoscere la lingua. Ha potuto mangiare e bere solo grazie ai soldi prestati dagli amici. Niente letto, niente bagno. Si è occupato del caso Roberto Cattaneo, su segnalazione di un amico, che si è subito attivato con il consolato. Oggi la buona notizia, la compagnia aerea che l’aveva portato in Marocco lo sta riportando in Italia. Ma i problemi potrebbero non finire, perché, anche in Italia vale lo stesso principio. Transiterà anche qui per la zona ‘nera’, ma essendo in patria, si spera, la questione verrà risolta più velocemente
Una cosa è certa, ha dichiarato ieri al telefono Facci: “Ho trascorso tantissime vacanze in Marocco ma qui non metterò più piede in vita mia».
Arriva anche la dichiarazione di Roberto Cattaneo, che ha seguito da vicino la vicenda, contattado il consolato italiano:
“Quanto accaduto a Daniel Facci, un quarantunenne thienese , segregato al’aeroporto di Marrakesh in Marrocco, dopo aver subito il furto del suo borsello dove erano custoditi, oltre al denaro, le carte di credito e tutti documenti. Il fatto è stato ampiamente riportato dalla stampa, specie locale, e quindi non è necessario ripercorrere tutti i particolari. Il signor Facci si è trovato letteralmente prigioniero involontario in una zona , franca, che non era ancora Marrocco e non era più Italia e questo l’ha condannato ad un isolamento quasi totale perché le autorità marocchine non potevano intervenire e quelle italiane , fortunatamente, anche per un qualche mio personale intervento, si sono interessate, in special modo la Questura di Vicenza, oggi e rientrato con alcuni giorni di angosciosa per i suoi cari in attesa, in Italia. Quello che però va segnalato è che episodi di questo genere, pur non frequenti, accadono proprio in virtù della presenza di queste zone franche la dove sorgono porti e aeroporti internazionali. Non esiste alcun accordo, meglio sarebbe un protocollo internazionale, tra i diversi paesi che consenta di intervenire celermente per risolvere queste situazione che potrebbero accadere a qualsiasi di noi e, peggio ancora, se si tratta di portatori di handicap o di anziani . Un accordo, che non sia una enciclopedia ma una semplice linea di comportamento, eviterebbe allora che una vacanza, come nel caso del signor Facci, o u viaggio di lavoro, si tramuti in un incubo. Affido questo mio suggerimento alla nostra Ministro degli Esteri Federica Mogherini, che tra non molto assumerà l’incarico a livello europeo, augurandomi che lo voglia far proprio”.













