La cima come metafora della vita nello spettacolo “Le bestie che abitano i monti”

Giovedì 16 ottobre il teatro entra per la prima volta nel programma del festival “Vicenza e la Montagna”. La manifestazione, promossa da Club Alpino Italiano di Vicenza, Giovane Montagna di Vicenza, Società Alpinisti Vicentini, associazioni MontagnaViva di Costabissara e Montagne e Solidarietà, propone infatti lo spettacolo “Le bestie che abitano i monti”, messo in scena dagli attori della comunità terapeutica Monte Oliveto di Verona, Coop. Sociale CE.I.S. , alla sala polifunzionale del Patronato Leone XIII alle ore 20.45.
Nello spettacolo, curato da Davide Antonio Pio, versi e musiche di ogni tempo – da Shakespeare a Pirandello, da De André ai canti alpini – dialogano attorno alla metafora della cima. La montagna è consapevolezza dei propri limiti, lo zaino deve essere libero da pesi inutili, ci riscopriamo fragili e forti. La montagna può essere un gigante inesplorato che non regala la propria bellezza: richiede molto sacrificio e sete di vita. In uno spettacolo fatto di sguardi, racconti, gesti, abissi e cima si uniscono per raccontare un “altro” teatro: una montagna la cui vetta è la versione migliore di se stessi.
Davide Antonio Pio (Benevento, 1988) è musicista, autore e regista teatrale, promotore di festival ed eventi culturali legati ad arte e letteratura. Collabora con enti e associazioni che operano nel campo della marginalità e delle dipendenze. Attualmente è in tournée al fianco di Ermal Meta, con lo spettacolo Teatri, del quale ha curato la regia.
Lo spettacolo, come tutte le proiezioni, gli incontri con gli autori e la mostra allestita a Palazzo Cordellina per la XVI edizione di “Vicenza e la Montagna” è ad ingresso libero.
Il festival ha il sostegno del Comune di Vicenza e la collaborazione della Biblioteca civica Bertoliana.
Per informazioni
vicenzaelamontagna.it













