28 Luglio 2022 - 9.14

“Il Big Ben ha detto stop”: la fine delle telefonate dei call center

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“Il Big Ben ha detto stop”; come dimenticare questa frase pronunciata dal compianto Enzo Tortora quando, nel corso della trasmissione Portobello, annunciava la fine delle telefonate dal pubblico!

Facendo un paragone un po’ azzardato,  ieri  27 luglio un altro Big Ben avrebbe detto basta alle telefonate.

Quali?

Ma quelle che arrivano nelle ore più inopportune dai parte di call center.

Alzi la mano chi di voi non ne è vittima!  

Chi di voi quando sta accingendosi a consumare il pranzo o la cena non viene regolarmente disturbato dalla suoneria dello smartphone, per annunciare una chiamata dai posti più impensabili, quelli in cui non hai neppure lo straccio di un parente o di un  amico?

Un mercato, quello chi  io chiamo del “disturbo quotidiano organizzato”, che nel tempo si è affinato, con le chiamate che prima partivano da numeri fissi, poi da numeri di telefonia mobile, poi di nuovo fissi ma con prefisso dalla tua città o di città limitrofe.

Il tutto per farti rispondere, per farti scoprire le meravigliose offerte del mondo del commercio o dei servizi.

Un mercato oltre a tutto sconclusionato, ma che in molti casi rasenta il limite del raggiro o della truffa, soprattutto se i destinatari delle chiamate sono persone anziane.

Bene, tutto questo telemarketing selvaggio da ieri dovrebbe essere finito!

Meglio, da ieri è entrato in funzione il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni, iscrivendosi al quale  i cittadini possono chiedere di non essere contattati, e a garantirlo dovrebbe essere l’obbligo imposto agli  operatori di consultarlo prima dell’avvio di una nuova campagna pubblicitaria.

Non si tratta in realtà di una cosa del tutto nuova, nel senso che questa opportuntà era già prevista per il telefono fisso e l’indirizzo postale. Da ieri la possibilità di iscrizione al RPO viene estesa anche alla telefonia mobile.

Cosa succede se ti iscrivi al RPO?

Innanzi tutto l’iscrizione nel registro è gratuita per i cittadini, ed è valida a tempo indeterminato. Basta compilare un apposito modulo elettronico sul sito www.registrodelleopposizioni.it, oppure telefonare al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06 42986411 per i cellulari, o ancora inviando un apposito modulo digitale tramite email all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it

In base alle nuove regole gli operatori di marketing dovranno: garantire la propria identificazione, mostrando il proprio numero telefonico all’abbonato contattato; indicare che i dati personali sono stati estratti dagli elenchi telefonici pubblici; informare della possibilità di iscrizione al RPO al fine di non essere più contattati.

Pesantissime, in caso di abusi e violazioni, le sanzioni per gli Operatori, che rischiano infatti multe fino a 20 milioni di euro; e per le imprese sono previste sanzioni fino al 4% del fatturato totale annuo”.

Ma come solitamente accade nel nostro Paese, in generale prodigo nella previsione di sanzioni penali o pecuniarie, ma carente quando si tratta di controllare il rispetto delle norme, non fatevi impressionare dalle “Grida manzoniane”.

Tutto si giocherà su quanto si riuscirà a far rispettare realmente la normativa, ed al riguardo secondo il Codacons neppure col nuovo Registro si metterà fine al telemarketing selvaggio.

Secondo l’associazione dei consumatori, “il comparto genera in Italia un giro d’affari da 4 miliardi di euro annui, con la vendita telefonica di beni e servizi che produce un volume, per l’intera filiera, stimabile in 40 miliardi di euro. 1.400 sono le aziende di call center in outsourcing attive nel nostro paese, per un fatturato annuo di 2,8 miliardi di euro. Considerati anche i call center interni alle aziende, il telemarketing registra circa 120.000 occupati in Italia”.

Un affaruccio non da poco, al quale è difficile rinunciare.

E la breccia in realtà è già aperta, in quanto i call center con sede all’estero, ma che possono raggiungere con le proprie telefonate i cittadini italiani, non sono soggetti alle nuove regole.

Se a questo aggiungiamo la questione del sommerso, con moltissime società non iscritte agli elenchi ufficiali degli operatori di telemarketing, che possono quindi eludere le nuove disposizioni vanificando i vantaggi del nuovo Registro, si capisce che la battaglia, chiamiamola così, è solo all’inizio, e le telefonate “a pranzo e a cena” potrebbero continuare a disturbare la nostra quiete domestica. 

Umberto Baldo

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