Forconi (-4): “Paralizzeremo il Veneto e l’Italia”

Hanno tenuto banco per settimane l’anno scorso e quest’anno rilanciano la protesta. Il Movimento 9 Dicembre, chiamato più comunemente ‘Forconi’, movimento transregionale di protesta, tornerà a bloccare le strade a partire da venerdì 5 dicembre. Il giorno prima giovedì, vi sarà solo una manifestazione soft, informativa, ma già promettono che da venerdì bloccheranno il Veneto. Da Belluno a Rovigo diversi punti strategici saranno presidiati. Fra questi anche Torri di Quartesolo e il casello di Montecchio Maggiore. In molti attendono l’inizio della protesta per capire se il movimento ha perso o guadagnato vigore, ma una cosa è certa, bloccare Torri e Montecchio significa paralizzare o creare grossi disagi all’intera provincia per cui, volenti o nolenti, tutti dovranno confrontarsi con le loro rivendicazioni. Sit in in mezzo alle carreggiate delle principali arterie, volantinaggi, tendoni che fra il festoso e l’incazzato veglieranno come vedette sulle nostre strade. La protesta durerà fino al 9 dicembre, ma a quella datà non finirà. Se le loro condizioni non saranno accettate minacciano di scatenare una rivolta. Fra gli obiettivi le dimissioni immediate del governo e del presidente della Repubblica, il ritorno alla lira, il disconoscimento di tutti i trattati internazionali siglati dopo il 2006, l’istituzione di un Tribunale speciale che «proceda penalmente nei confronti di tutti coloro del mondo politico, economico e istituzionale che hanno permesso che il popolo italiano venisse ridotto in schiavitù». C’è anche l’introduzione del referendum propositivo e vincolante, che viene incontro alle aspirazioni indipendentiste che salgono dal Veneto. Dodici mesi dopo la grande mobilitazione che aveva fatto tremare i palazzi del potere per poi dissolversi in un nulla di fatto, il Movimento 9 Dicembre torna alla carica. I capi del movimento assicurano che la protesta non svanirà nel nulla perché nell’ultimo anno la protesta si sarebbe strutturata, con una rete di esponenti locali e nazionali. E’ molta la curiosità, non solo sullo sviluppo della protesta, ma anche su come le forze dell’ordine impediranno che degeneri.