15 Gennaio 2018 - 17.06

ECONOMIA – I crediti deteriorati italiani sinonimo di business per i fondi americani

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E se i famigerati NPL alla fine fossero delle opportunità di guadagno? Non è una affermazione buttata al vento ma un’affermazione che parte da alcune semplici e banali considerazioni, con un mercato italiano in fermento ed i grandi fondi USA alla finestra pronti a far la parte del leone. Fortress, Pimco, Pillarstone sono solo alcuni nomi di società fortemente interessate a mettere le mani sugli NPL di casa nostra. Cosa fiutano queste grandi Società. Presto detto. Ipotizzano la vendita di quei crediti deteriorati “garantiti”, cioè protetti da una garanzia immobiliare. Ambiscono a questo asset perchè lì si nasconde il vero business, poiché il bene sottostante è a sconto. Rispetto ai fondi Europei, i fondi Americani hanno più munizioni dovute alla maggior liquidità, e quindi risorse, potendo contare di fatto nell’aiuto dei fondi pensione americani. Sembrerebbe secondo alcuni dati che quasi un terzo degli NPL scambiati in Italia dal 2015 è finita nelle mani di società americane. Una vera e propria svendita a saldo di una parte della nostra nazione. Cosa c’è dietro a tutto questo mondo, sinonimo di soldi erogati a soggetti non meritevoli di credito. C’è l’incapacità di classi dirigenziali e la spietatezza della finanza, che opera a volte per separare la persona dal proprio patrimonio, creando povertà in alcune classi sociali arricchendone sempre di più altre. Non più solo Atlante a tamponare le gravi crisi bancarie, ma anche importanti case americane. Non sono benefattori, ed il loro intervento è mirato su un obiettivo che vuole massimizzare un potenziale guadagno.

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