1 Ottobre 2020 - 20.17

Coronavirus, Burioni dopo il bollettino di oggi: “Le cose si mettono male”

Pochi minuti dopo l’ultimo bollettino dei contagi da Coronavirus, che segna un balzo dei contagi in tutta Italia con pià di 2.500 contagi, arriva il tweet allarmato di Roberto Burioni, immunologo dell’università San Raffaele di Milano.  “Le cose cominciano a mettersi peggio – scrive il noto esperto – Vi prego, state attenti, mantenete le distanze, portate le mascherine, evitate luoghi affollati al chiuso, lavatevi le mani. Il virus è lì fuori, infettivo e nocivo come nella scorsa primavera. Dipende tutto da noi”. 

Quanto al vaccino contro Covid-19, Burioni prende a prestito un paragone calcistico: “è come l’Italia del 2006: ha superato la Germania in semifinale giocando una magnifica partita. Adesso si va in finale dove c’è la squadra più forte del mondo. Certo, il risultato non è al sicuro: ma se si è in finale significa che si può vincere, chi ha perso in semifinale è già a casa. Noi siamo invece in campo. Incrociamo le dita e prendiamo tutte le precauzioni: ci serve ancora qualche settimana o mese per sapere se il vaccino funziona o meno. E se funziona per il virus saranno guai”, scrive il virologo sul suo sito ‘Medical Facts’ commentando i nuovi risultati sul candidato vaccino della società biotech americana Moderna, diffusi ieri.

Pregliasco: effetti dell’inizio scuola

Secondo un altro conosciutissimo virologo, Fabrizio Pregliasco, il dato-monstre di oggi (con numeri che non vedevamo da 5 mesi), “purtroppo rientra in una tendenza attesa. I contagi stanno crescendo in tutta Europa, e da noi assistiamo a una diffusione entropica, sparsa su tutto il territorio e a prevalenza intrafamiliare”. 
Per Pregliasco questi numeri “sono probabilmente già legati all’effetto dell’apertura delle scuole, anche se su questo avremo dati più attendibili nelle prossime due settimane. Ora c’è soprattutto la diffusione in famiglia, tra persone che si conoscono, ed è evidente il ruolo degli asintomatici nel contagio, visto che ormai la stragrande maggioranza dei sintomatici riusciamo a bloccarli prima che possano fare troppi danni”. 


Galli: tenere alta l’attenzione

Anche da Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, arriva un appello agli italiani: “È un dato di fatto che potremmo avere problemi, quindi bisogna tenere l’attenzione alta”. Insomma, dice l’esperto intervenendo su SkyTg24: “Queste due o tre prossime settimane sono cruciali nell’osservazione, nel contenimento e nell’intervento immediato sulla limitazione dei focolai”.


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