BRENDOLA – Arrestato truffatore del… gas

Girava per Brendola, prendeva di mira qualche anziano sprovveduto e proponeva, meglio imponeva l’acquisto di strumentazione per l’impianto domestico del gas metano ma è stato fermato ed arrestato dai Carabinieri. E’ finito in manette ieri per “truffa aggravata” Nemzat Ramadani serbo di 28 anni, residente in provincia di Brescia, regolare, volto noto alle Forze dell’Ordine.
Il giovane, poco prima, si era presentato a casa di una donna 81enne del posto, qualificandosi quale preposto al controllo del gas e pretendendo di entrare in casa. L’anziana ha così invitato l’uomo a controllare il contatore sostenendo che era posto all’esterno. Non contento della risposta dopo una forte insistenza l’uomo è riuscito ad entrare in casa facendo finta di controllare il piano cottura e contestualmente ha tranquillizzato l’anziana dicendo che poteva chiamare i carabinieri.
A questo punto ottenute le simpatie della donna la obbligava, con artifizi e raggiri, ad acquistare un apparecchio da destinare alla rilevazione di fughe di metano, marchingegno che, a suo dire, era obbligatorio per legge. Il prezzo iniziale d’acquisto era di 400,00 euro e alle prime rimostranze da parte dell’anziana il giovane con tutta tranquillità installava un secondo apparecchio più economico e invitava la donna a girare in casa alla ricerca del denaro necessario per il pagamento. Poco dopo la vittima ha esibito al ragazzo il proprio portafoglio contenente la somma di 200,00 euro asserendo di non avere altro contante. Il serbo però non si è perso d’animo e ha simulato una telefonata con il proprio cellulare facendo finta di parlare con l’azienda dalla quale a suo dire “riceveva autorizzazione a procedere alla vendita ad un prezzo speciale di 250,00 euro, offerto proprio per il fatto che l’acquirente era un’anziana, pensionata”.
Nel corso della conversazione l’uomo prelevava i 200 euro dalla donna invitandola nuovamente a cercare i restanti 50 euro. Nel momento in cui la vittima rispondeva che non aveva altro denaro e che avrebbe chiamato la figlia per farsi portare i 50 euro mancanti, il malfattore ha preteso dall’anziana di firmare un foglio, dallo stesso compilato, e senza lasciare ricevute si è allontanato dall’abitazione in fretta e furia.
Solo a quel punto l’anziana ha capito di esser stata truffata e ha chiamato i carabinieri che dopo pochi istanti lo hanno individuato nelle vie limitrofe. Aveva ben pensato di camuffare il proprio abbigliamento occultando all’interno di uno zaino una casacca arancione solitamente indossata da tecnici.
Dopo la perquisizione è stato trovato in possesso del denaro appena truffato che verrà restituito alla vittima, di un blocchetto di ricevute sulle quali sono riportati dati di altre persone che si ritiene possano aver subito la medesima truffa, altri congegni (rilevatori di monossido di carbonio) necessari per portare a compimento la truffa.
Nella mattinata odierna l’arrestato verrà presentato per il rito direttissimo.

I carabinieri invitano gli anziani a stare molto attenti alle truffe evitando di:
a) far entrare in casa finti tecnici addetti alla lettura dei contatori (oramai questa operazione viene eseguita in remoto);
b) non credere all’obbligo di legge di installare in casa apparecchi;
c) non far vedere dove si nascondono i propri risparmi.