30 Maggio 2025 - 11.42

“A Teatro si resta giovani”: il palcoscenico per gli over 65, il nuovo progetto del Teatro Comunale

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È stato presentato ieri un nuovo progetto di inclusione sociale promosso dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Vicenza e con il sostegno di BCC Veneta: si tratta di A Teatro si resta giovani”, un teatro che non parla solo alla mente, ma anche al cuore, che non si limita a offrire spettacoli, ma costruisce occasioni di incontro, socialità e crescita per le persone over 65 della nostra Città. L’incontro avviene alla presenza del Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Luca Trivellato, dell’Assessore alle Politiche Sociali e alla Partecipazione Matteo Tosetto, della responsabile marketing, sviluppo territori e relazioni istituzionali di BCC Veneta – Credito Cooperativo, Luisa Binotto.

Il progetto di welfare e inclusione sociale “A Teatro si resta giovani” è stato attivato dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza dal 2017, con una sospensione nel biennio 2020-2022 dovuta alla pandemia; realizzato in collaborazione con il Comune di Vicenza, è un progetto mirato per la fascia dei cittadini over 65 del territorio, per offrire un’esperienza culturale di valore costruita su misura. Non si tratta infatti semplicemente di biglietti a prezzi agevolati: l’iniziativa nasce attorno alla programmazione delle operette e di altre tipologie di spettacolo (nella stagione appena conclusa, il monologo del giovanissimo Edoardo Prati, “Cantami d’amore”, un viaggio nei classici della letteratura e della musica attraverso le parole dei grandi autori, accompagnati da un brillante rappresentante della generazione Z) e punta a valorizzare lo spettacolo dal vivo come strumento di benessere, relazione e stimolazione cognitiva. Il teatro diventa così un’occasione concreta per combattere la solitudine, rafforzare il senso di appartenenza e promuovere l’invecchiamento attivo.

Dal punto di vista operativo, attraverso la collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali, il Comune di Vicenza segnala al Teatro gruppi di persone over 65; queste segnalazioni di interesse possono giungere anche attraverso la Consulta degli anziani o i Centri di aggregazione anziani; a loro è offerta la possibilità di assistere agli spettacoli a prezzi particolarmente vantaggiosi, grazie alla condivisione del progetto e al sostegno del partner BCC Veneta. I biglietti sono venduti a prezzi contenuti, dai 7 ai 10 euro nella passata stagione; il Teatro Comunale di Vicenza e lo sponsor contribuiscono con la quota parte residua per sostenere i costi di messa in scena degli spettacoli. Il successo crescente di pubblico – con una partecipazione che negli ultimi tre anni ha superato ampiamente le aspettative iniziali (oltre 600 biglietti nell’ultima edizione, a fronte dei 500 previsti inizialmente) – è la conferma che la cultura è anche cura, e che rendere il teatro accessibile significa costruire legami e generare valore per tutta la collettività.

La novità: “A Teatro si resta giovani”proseguirà nella prossima stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza (la presentazione del programma avverrà il mese prossimo), con l’obiettivo di ampliare ancor più la partecipazione e rafforzare il legame tra teatro, territorio e comunità; l’edizione 2025 di “A Teatro si resta giovani” prevede infatti oltre agli spettacoli, la realizzazione di “Opera White”, un innovativo percorso didattico-musicale dedicato agli over 65 ideato da AsLiCo – Associazione Lirico Concertistica italiana e realizzato in collaborazione con la Fondazione Tcvi. AsLiCo è partner storico della Fondazione nei progetti di avvicinamento al mondo musicale e comprensione dell’opera lirica, con progetti mirati per tutte le fasce di età. Il percorso 2025 dedicato agli over 65 sarà costruito sul “Rigoletto” di Giuseppe Verdi (che sarà

presentata in versione ridotta di 45 minuti) e coinvolgerà attivamente i partecipanti grazie ad un’attività di preparazione musicale e corale guidata da operatori specializzati; durante gli incontri, realizzati nel Foyer del Teatro Comunale, potranno apprendere e perfezionare alcune parti cantate che saranno eseguite durante lo spettacolo finale, diventando parte integrante della messa in scena. Non si tratta di un’attività solo ricreativa, ma di un modo attivo e partecipato per valorizzare la memoria, la concentrazione e il lavoro di gruppo, rafforzando al contempo il senso di appartenenza al teatro cittadino.

“Lunga vita alla socialità” è anche lo slogan di una recente ricerca presentata dall’Auser (l’associazione nazionale per l’invecchiamento attivo) dal titolo “Vivere la longevità”: la richiesta è un cambio di passo per i cittadini e le istituzioni, che preveda non solo cure ma politiche per un invecchiamento attivo, allo scopo di affrontare la transizione demografica verso un’umanità più longeva. L’invecchiamento va accompagnato con un approccio olistico, che integra le esigenze di salute della persona con quelle di avere un ruolo sociale, degli interessi e dei legami da coltivare anche dopo la pensione. E di questo valore di partecipazione e inclusione, la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza se ne fa carico nella sua mission, perché “essere il teatro di tutti” non è solo uno slogan, ma un impegno preciso nei confronti della comunità, tentando di abbattere le barriere generazionali per il pubblico che frequenta e può abitare il teatro davvero a tutte le età.

“La cultura può diventare un elemento centrale nelle politiche di benessere sociale; il progetto “A teatro si resta giovani” dimostra che è possibile, a tutte le età”, dichiara Luca Trivellato, Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.  “Si tratta di un’iniziativa che parla di dignità, partecipazione e futuro anche per le persone più anziane: il Comune di Vicenza c’è e continuerà a crederci e a sostenere queste progettualità di welfare culturale”, prosegue Matteo Tosetto, Assessore alle Politiche Sociali.

“BCC Veneta è particolarmente sensibile al sostegno di manifestazioni ed eventi culturali che caratterizzano il territorio vicentino, un presidio storico in regione da ormai 130 anni. Grazie all’accordo con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza possiamo infatti incentivare il coinvolgimento attivo del pubblico meno giovane e permettere alle persone over 65 di socializzare e mantenersi attivi in un contesto, come quello teatrale, che stimola la socialità; queste esperienze consentono, inoltre di potenziare l’apprendimento. Ed è la vicinanza a queste progettualità che ci porta a realizzare la nostra missione costitutiva, orientandoci sempre più al benessere delle comunità locali” conclude Luisa Binotto responsabile marketing, sviluppo territori e relazioni istituzionali di BCC Veneta – Credito Cooperativo.

Partner artistico dell’edizione 2026 del progetto “A teatro si resta giovani” è AsLiCo, importante istituzione culturale, con sede a Como, riconosciuta a livello nazionale e internazionale per l’alta qualità nella produzione lirica e per la vocazione nel supportare i giovani talenti, cantanti, registi e compositori, oltre che per la sua attività didattico formativa per tutte le fasce di età; collabora stabilmente con il Teatro Comunale di Vicenza dal 2010 per la realizzazione di progetti speciali di educazione musicale, avvicinamento e comprensione dell’opera lirica, dedicati per le fasce junior degli spettatori. Negli oltre 15 anni di collaborazione, i format realizzati dal Tcvi in collaborazione con AsLiCo sono stati: Opera Domani per bambini dai 6 ai 13 anni; Opera Kids per bambini dai 3 ai 6 anni, Opera Baby per bambini dai 6 ai 36 mesi e Opera Meno9, workshop dedicati alle

mamme in gravidanza, ai partner e ai bimbi in arrivo, un insieme di progetti mirati che ha coinvolto oltre 27.000 giovani e giovanissimi spettatori.  

L’augurio è che lo stesso entusiasmo possa essere contagioso per i cittadini over 65 del Comune di Vicenza nel partecipare a questo progetto di inclusione sociale e welfare culturale. E che la longevità non debba essere considerata un peso per la comunità ma possa essere trasformata in un’opportunità, diventando un’occasione di rigenerazione del nostro sistema sociale ed economico.

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