29 Novembre 2017 - 14.22

VICENZA – In ospedale come in classe, la scuola arriva in pediatria

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Per i pazienti pediatrici costretti ad una permanenza prolungata in ospedale, alle problematiche strettamente sanitarie e alle limitazioni tipiche del ricovero si aggiunge un’ulteriore criticità, tutt’altro che secondaria: la difficoltà di mantenersi in pari con l’attività scolastica, con il rischio nei casi più estremi di una bocciatura senza alcuna “colpa”, ma solo per l’impossibilità oggettiva di studiare in modo efficace da soli. Per porre rimedio a queste situazioni, l’ULSS 8 Berica ha sottoscritto una convenzione con l’IPAB Minori e l’Istituto Comprensivo Statale “Vicenza 8” per il potenziamento delle attività didattiche rivolte ai minori ricoverati al S. Bortolo, che estende gli insegnamenti già da anni disponibili anche alla scuola secondaria (di primo e secondo grado) grazie ad una rete di insegnanti volontari. La nuova convenzione consentirà di estendere l’attività didattica anche alla scuola secondaria di primo e secondo grado, attraverso la generosità e l’impegno di un gruppo di insegnanti volontari. Gli insegnanti impegnati stabilmente al San Bortolo sono tre (uno per la scuola dell’infanzia e due per la scuola primaria), ai quali si aggiungeranno d’ora in avanti ulteriori insegnanti a titolo volontario. Al momento la rete di insegnanti volontari è composta da tre docenti (per italiano, matematica e inglese), ma il loro numero è destinato ad aumentare in base alle esigenze dei pazienti. Gli alunni seguiti al San Bortolo, invece, lo scorso anno sono stati 790, con una crescita significativa (nell’anno scolastico 2014-2015 erano stati 680). «Questa iniziativa – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 8 Giovanni Pavesi – conferma ancora una volta il nostro impegno per una presa in carico davvero completa della persona, che deve saper andare anche oltre il piano strettamente clinico. Questo progetto inoltre si rivolge ad una fascia particolarmente sensibile, per la quale un ricovero prolungato in ospedale può avere ricadute significative, come appunto la perdita di un anno scolastico piuttosto che una sensazione di noia ed esclusione da quella che dovrebbe essere la vita naturale di un bambino e adolescente. Con la Scuola in Ospedale forniamo assistenza anche sotto questo aspetto, con evidenti benefici sul piano psicologico e della qualità di vita». I riscontri, del resto, sono assolutamente positivi: «Da tempo le attività della nostra Scuola in Ospedale – spiega il dott. Massimo Bellettato, direttore della Pediatria dell’Ospedale S. Bortolo – sono oggetto di sempre maggiori adesioni ed apprezzamento da parte dei pazienti pediatrici. Ne sono conferma anche i riscontri diretti dei bimbi e dei familiari, così come le positive testimonianze che riceviamo. La qualità dell’offerta formativa, la varietà e capacità di differenziare l’approccio didattico alle più svariate esigenze, uniti alla flessibilità e competenza delle insegnanti, rendono questa attività sempre più richiesta. Grazie a questo servizio, che affianca e supporta l’attività dei sanitari che si adoperano quotidianamente per la cura dei pazienti, siamo in grado di offrire una sempre migliore qualità e attenzione nell’erogazione delle attività di sostegno, non solo nei confronti dei nostri assistiti ma anche del sistema familiare, offrendo loro la possibilità di “ricreare”, seppur ricoverati, comunque una parte di vita “normale” che comprende anche l’attività didattico-ludica fornita dalla scuola». Un impegno al quale il mondo della scuola è ben felice di contribuire: «Naturalmente non posso che esprimere apprezzamento per questa iniziativa – commenta Cosimo Basile, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale “Vicenza 8” – che interviene in risposta ad un bisogno sicuramente presente nella nostra comunità, visto che la Scuola in Ospedale in precedenza operava solo fino alla scuola primaria. Quindi apprezzo la disponibilità degli insegnati e anche l’impegno dell’IPAB per i Minori che si è fatto promotore di questa iniziativa. Vorrei ringraziare in particolare Giuseppe Malfermoni, coordinatore e promotore del progetto, proprio perchè da persona competente ha individuato una necessità concreta per quanto riguarda l’istruzione degli alunni ricoverati in ospedale». Il tutto grazie all’intervento dell’IPAB per i Minori di Vicenza, il cui presidente Mario Zocche sottolinea così l’importanza dell’iniziativa: «Ci è sembrata fin da subito un progetto da sostenere, tanto più che al nostro interno abbiamo ben quattro ex dirigenti scolastici che fin dagli anni Novanta hanno seguito l’attività della Scuola in Ospedale. Con questa convenzione diamo quindi ulteriore impulso a questa bella e importante realtà. Il tutto con la consapevolezza che investire nell’attività scolastica non significa solo garantire un servizio ai diretti beneficiari, ma è un modo per salvaguardare il futuro di tutti noi, come comunità».

 

 

 

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